Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


mercoledì 8 giugno 2011

8 Giugno - Giornata Mondiale degli Oceani

Oggi 8 Giugno, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani si accendono i riflettori sul pianeta blu: abissi in pericolo, meraviglie dei fondali dimenticate e scarsamente protette, flora e fauna marina a rischio che vanno ad allungare la lista rossa dell' Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (La lista rossa dell' IUCN è stata istituita nel 1948 e rappresenta il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il globo terrestre).

La Giornata Mondiale degli Oceani è nata a Rio de Janeiro nel 1992 nel corso della Conferenza Internazionale su Ambiente e Sviluppo e, ogni anno, pone in evidenza i più grossi problemi che colpiscono i nostri mari.
Bisogna ad esempio ricordare che lo sfruttamento eccessivo delle risorse marine, il cambiamento climatico e l' inquinamento derivante da attività e materiali pericolosi, minacciano fortemente l' ambiente marino.
Numerose azioni sono già state compiute nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite nel 1982 sul diritto del Mare - la "Costituzione per gli Oceani".
Dopo 15 anni dalla sua entrata in vigore, la Convenzione continua ad essere una valida guida in materia.
Ma se vogliamo salvaguardare la capacità degli oceani si soddisfare molte e svariate necessità, dobbiamo agire di più.
E' il WWF a ricordare l' enorme ricchezza del patrimonio oceanico: gli oceani non solo come fonte di biodiversità e bellezza, ma anche come risorsa da custodire e amministrare consapevolmente.
Forse non tutti sanno che dagli oceani dipendono 170 milioni di posti di lavoro al mondo, mentre tocca quota 520 milioni il numero delle persone che, in qualche modo, devono la loro attività e il loro sostentamento alle risorse marine.
Eppure gli oceani sono scarsamente tutelati, nell' insignificante misura dell' 1%: il restate 99% è solcato da pescherecci che praticano una pesca spesso sconsiderata e selvaggia, una pesca che sta affamando ed impoverendo i mari e mettendo a rischio i delicati equilibri degli ecosistemi oceanici.
Per non parlare dell' inquinamento delle acque e dei gravi danni ambientali provocati dalle petroliere e dalle carrette dei mari. Lo testimoniano i più o meno gravi incidenti che hanno afflitto i mari nel corso della storia umana. Meno recenti, come quello della Exxon Valdez e, attualissimo, quello della marea nera, il disastro ambientale che ha colpito il Glfo del Messico, considerato una della più pesanti catastrofi causate dall' uomo al pianeta blu.

Per risolvere queste situazioni occorre tempo e macchinari specializzati, ma non dimentichiamo che, ognuno di noi, nel suo piccolo, può far qualcosa per salvaguardare i mari e gli ambienti circostanti: non gettare rifiuti in mare, non abbandonare plastica o altri materiali sulle spiagge e molte altre piccole cose.
Anche i piccoli gesti sono utili per salvare l' ambiente, sono il punto di partenza per un rispetto sempre maggiore dei mari ma non solo, anche della terra ferma.

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