Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


venerdì 12 aprile 2013

La "Runa bianca" , polemiche ed inesattezze


Vi potrebbe esser capitato di comprare un libro che tratta delle rune o acquistato un set di rune che include una “runa vuota” o “runa bianca” o "Runa di Odino" o "Wyrd Rune". Questo fatto potrebbe farci pensare  che l'autore non è veramente molto esperto di Rune. Non ci sono prove storiche che maestri di Rune antichi abbiano mai usato una runa bianca. E 'evidente, perché una runa è un simbolo, avete mai visto un simbolo vuoto? Certo che no, questo è un ossimoro.
Nella scrittura runica, uno spazio, un solo punto (.) O due punti (:) può interrompere un elenco di simboli o di parole. Talvolta non accade mai che vi sia uno spazio a rompere l’elenco, ed i simboli runici sono consecutivi. La scrittura runica può essere eseguito da sinistra a destra, o da destra verso sinistra, a volte anche dall'alto verso il basso o viceversa. Questo può rendere l'interpretazione della scrittura runica difficile, soprattutto perché i simboli runici e le lingue cambiano nel corso degli anni. Anche i futharks sono cambiati nel corso del tempo. Questo è il motivo per cui antiche iscrizioni runiche sono spesso oscure o possono essere interpretate in diversi modi. Quello che segue è un esempio per dimostrare l’esistenza delle pause:


Indipendentemente dal linguaggio usato, o il Futhark utilizzato, o lo stile di scrittura utilizzato, nessuno ha mai usato una runa vuota.
Possiamo ringraziare Ralph Bum per il suo commercialmente popolare ma storicamente inesatto Libro di Rune, per l'introduzione della “runa bianca" nel 1980. Mentre i libri di Blum sono i libri di rune più facilmente disponibili e reperibile che potete trovare nelle librerie, l'utilizzo delle sue interpretazioni rivelano invece come l’autore sia un inesperto e senza conoscenze per quanto riguarda la conoscenza runica.
Se avete acquistato uno dei suoi libri o un libro con il set di rune annesso, conservare il set (e conservate la runa bianca nel caso perdiate un’altra runa), ma gettare il libro nella spazzatura e tornate in libreria a comprare un libro più competente e serio.

giovedì 11 aprile 2013

Kenningar, Indovinelli e Rune


In letteratura, e in particolare nella letteratura medioevale norrena, una kenning (plurale: kenningar) è una frase poetica che sostituisce, rimpiazzandolo con una perifrasi, il nome di una persona o di una cosa. Per esempio, il mare veniva spesso indicato nella letteratura inglese antica con frasi come seġl-rād ("strada delle vele"), swan-rād ("strada dei cigni"), o hwæl-weġ ("via delle balene"; quest'uso si trova anche in Beowulf, nella forma hronrāde, "strada delle balene").
La parola kenning deriva dal norreno kenna eitt við, "esprimere una cosa in termini di un'altra". La letteratura norrena, anglosassone e celtica fanno larghissimo uso di questo artificio; associate con la pratica dell'allitterazione, molte kenningar sono divenute formule tradizionali riproposte attraverso i secoli da diversi autori.

La comprensione delle kenningar è spesso molto difficile per il lettore moderno, soprattutto perché lo sviluppo della metafora implica riferimenti anche molto specifici a episodi della mitologia. La poesia degli scaldi è particolarmente nota per l'uso frequentissimo di kenningar, talvolta anche combinate in catene di sostituzioni successive, con risultati spesso ancora più oscuri per il lettore inesperto. Così, per esempio, la "danza del verme della rugiada del massacro" è la battaglia, perché "la rugiada del massacro" è il sangue, "il verme del sangue" è la spada, e la "danza delle spade" è la battaglia. L'Edda in prosa di Snorri Sturluson mostra chiaramente l'importanza di questo artificio letterario nel mondo norreno: si tratta infatti di un testo inteso come "manuale di riferimento" per aspiranti poeti, e ha lo scopo principale di spiegare l'origine e il significato di molte kenningar tradizionali.
[tratto da Wikipedia]

Allo stesso modo, sempre in letteratura, vengono utilizzati gli indovinelli pressappoco con lo stesso principio delle kenningar e delle nostre metafore.


L’utilizzo di indovinelli e di kenningar aiutano a sviluppare in maniera più creativa il cervello e aiutano ad osservare il mondo da un diverso punto di vista.
Questa concezione, il riuscire ad osservare e capire il mondo da un diverso punto di vista, è alla base della buona riuscita della predizione con le Rune.

MWL - Pagan Path 3 - Il mio Gesto


The Pagan Path - MWL
T3P

Pagan Path 3 - Il mio Gesto


Il terzo intervento per il Pagan Path si chiama “il tuo gesto” e riguarda quindi un rituale importante che ha significato molto per noi.
Non ho in mente uno specifico rituale importante, generalmente i miei riti sono molto semplici, incentrati sulla Ruota dell’Anno, cerco sempre di cogliere il lato più naturale e spontaneo della festa, in modo da viverlo davvero.
Oltre a questo, per me è molto importante celebrare la mia divinità patrona e cerco di farlo settimanalmente.
La foto che vi ho allegato riguarda proprio l’ultima devozione settimanale, dove, oltre tutto, stavo anche consacrando le mie nuove carte runiche.
Per me celebrare un rituale deve essere un gesto estremamente naturale, che viene dal cuore e deve rispecchiare il mio essere. Non amo le cose troppo elaborate, solo con il fine di essere appariscenti. Anche i miei altari sono generalmente molto spogli, umili, senza particolari gingilli, solo qualche decorazione che richiami al periodo dell’anno in cui mi trovo.
La cosa migliore è ritualizzare all’esterno ma riesco a farlo molto raramente.

In questa devozione specifica di cui vi ho allegato la foto, stavo cominciando un nuovo lavoro con la divinità, uno studio più approfondito di tutto quello che lo riguarda, è stata quindi molto importante per me.
Stavo consacrando le nuove carte runiche per poterle così cominciare anche ad utilizzare.

martedì 9 aprile 2013

MWL - Witchy Boooks Challenge - Santa Muerte, Patrona dell'Umanità


Modern Witch Lague - Attività 7 - Witchy Books Challenge 

Santa Muerte,  Patrona dell'umanità - Fabrizio Lorusso


Il libro che ho appena finito di leggere tratta del culto popolare nato in alcune zone dell’America Latina e che vede come principale Santa da venerare la Santa Muerte, ovvero la Morte impersonificata.
Il libro è scritto da un italiano che vive da diversi anni in Messico e che ha potuto entrare in stretto contatto con questo culto, con i fedeli, con la Santa stessa.
Racconta come l’ha conosciuta, racconta chi sono i suoi fedeli, racconta il culto ed i dettagli di esso, dalle caratteristiche peculiari della Santa, dagli altari che i devoti le costruiscono, al significato di alcune caratterizzazione che i fedeli fanno alla Santa, ai rituali comuni, al come talvolta i devoti debbano nascondere la loro protettrice perché non viene da tutti benvista.

E’ un interessante viaggio in un mondo che rispetto al nostro è davvero molto diverso, racconta di persone vere, di culti veri, di una credenza che è nata da sola spinta dalla vita frenetica e pericolosa di quelle città. Ti fa capire che le persone cercano nei Santi una protezioni che riguardi ciò che ognuno fa e come vive la propria vita.

L’autore non giudica nessuno, ha conosciuto tossicodipendenti, criminali, prostitute, ha parlato con loro della Santa, del loro rapporto e non giudica essi per la vita “squilibrata” che fanno, ma semplicemente li analizza, dal punto di vista della loro fede.
E’ un testo interessante per approfondire questa credenza popolare, questa Santa che può far impallidire coloro i quali non la conoscono, con il suo aspetto scheletrico, ma che in fondo è buona e generosa come tutti gli altri Santi “convenzionali”.

E’ un testo utile sia per conoscere il culto da vicino, capire come è nato e come si è sviluppato, le sue caratteristiche, ma anche per capire le persone che si avvicinano a questa Santa.

Ovviamente è un libro particolare e non per tutti, ma se siete interessati a questa particolare tradizione Messicana, ve lo consiglio vivamente.

giovedì 4 aprile 2013

MWL - Pagan Path 2 - Il mio Suono

Pagan Path 2 – Il mio Suono
T3P
Per il secondo intervento di questo progetto, ho pensato di condividervi questo video (non fatto da me, preso dal web) il cui titolo è Vader Odin e già dice molto del messaggio che vorrei farvi passare.
Inoltre, per sviluppare qualcosa di personale, considerato che il video non è di mia produzione, vi trascrivo il testo e la relativa traduzione (la canzone è in tedesco).

Ho scelto questa canzone perché questo è il mio suono al momento, in quanto la canzone rappresenta una preghiera ad Odino.
Ho pensato proprio a questa anche perché io non utilizzo molto la musica a livello rituale, per cui non avevo una melodia particolare da condividervi.

Di seguito, quindi, vi lascio il testo della canzone Vater Odin.
(Piccola nota: non so una parola di tedesco, per cui la traduzione è stata purtroppo affidata a Google traduttore! A lui le colpe di eventuali errori)

Vater Odin
hörst Du mich?
Vater Odin
ich rufe Dich!
Vater Odin
zeig mir den Weg,
entfach das Feuer
das die Dunkelheit bricht.

Zeig mir den Weg.

Vater Odin
führ mich über das Meer
und schickt den Seher vor mir her.
Vater Odin
reich mir Deine Hand,
wenn ich falle
führ mich in Dein Heldenland.

Reich mir Deine Hand,
reich mir Deine Hand.

Vater Odin
hörst Du mich?
Vater Odin
ich rufe Dich!
Vater Odin
zeig mir den Weg,
entfach das Feuer
das die Dunkelheit bricht.

Zeig mir den Weg,
zeig mir den Weg.

Padre Odino
Puoi sentirmi?
Padre Odino
Io ti chiamo!
Padre Odino
mostrami la via,
Accendi il fuoco
che interrompe l'oscurità.

Mostrami la strada.

Padre Odino
Portami verso il mare
e manda il veggente prima di me.
Padre Odino
dammi la mano,
quando cado
Portami nel tuo paese degli eroi.

Dammi la mano,
dammi la mano.

Padre Odino
Puoi senti?
Padre Odino
Io  ti chiamo!
Padre Odino
mostrami la via,
Accendi fuoco
che interrompe l'oscurità.

Mostrami la via,
mostrami la via.