Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


mercoledì 27 febbraio 2013

MWL - Earth Day Project 2013 - Argomento 4 - Agricoltura Biologica





Quarto argomento per l' Earth Day Project, progetto della Modern Witch Lague. Questa volta volevo parlarvi dell' agricoltura biologica, che fortunatamente sta diventando sempre più conosciuta e facilmente reperibile anche in tutti i supermercati comuni. Vediamo di cosa si tratta ed i vantaggi che porta a noi e all’ambiente.


L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l’intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo e riduce al minimo gli interventi così da non sfruttare il terreno in maniera eccessiva.
Promuove inoltre la biodiversità dell’ambiente in cui opera e limita o esclude del tutto l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (OGM).

La differenza sostanziale tra l’agricoltura biologica e l’agricoltura convenzionale, sta nel fatto che quest’ultima, impiega un notevole quantitativo di energia ausiliaria proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica), mentre l’agricoltura biologica, pur essendo in parte basate su energie ausiliarie provenienti dall’industria estrattiva e meccanica, reimpiega la materia principalmente sotto forma organica.

La dicitura “agricoltura biologica”, per molti aspetti non è comunque pienamente corretta, poiché sia l’attività agricola, che biologica che tradizionale, verte sempre su di un processo di natura biologica, attuato da un organismo vegetale, animale o microbico.
Per questo, altri termini forse più corretti per definire l’agricoltura biologica potevano essere: agricoltura organica o agricoltura ecologica, poiché in questo modo si rilevavano i principi distintivi di questa tipologia di agricoltura, ovvero la conservazione della sostanza organica del terreno o l’intenzione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale.

Alla base di questa agricoltura, non vi è solo la volontà di offrire prodotti senza residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi, ma anche e forse soprattutto, l’intento di non determinare nell’ambiente esternalità negative, cioè impatti negativi sull’ambiente a livello di inquinamento di acqua, terreno e aria.
Nella pratica biologica si usano, ad esempio, fertilizzanti organici, si ricorre alle rotazioni colturali (pratica che prevede la variazione, da un ciclo produttivo all'altro, della specie agraria coltivata nello stesso appezzamento, al fine di migliorare o mantenere la fertilità del terreno agrario e garantire, a parità di condizioni, una maggiore resa.)  e lavorazioni attente al mantenimento o, dove possibile, al miglioramento, della struttura del suolo.

Ma l’agricoltura biologica non prevede solo coltivazioni vegetali: per quanto riguarda gli allevamenti, questo tipo di agricoltura presta attenzione affinchè gli animali vengano allevati con tecniche che rispettino il loro benessere e vengono nutriti con prodotti vegetali ottenuti secondo i principi dell’agricoltura biologica stessa. Sono vietate le tecniche di forzatura della crescita e sono proibiti alcuni metodi industriali di gestione degli allevamenti. Per la cura delle malattie si ricorre esclusivamente a metodi omeopatici e fitoterapici, limitando quasi a zero i medicinali “convenzionali”.
[ Tratto e rielaborato da Wikipedia]


I vantaggi dell’agricoltura biologica sono molteplici, sia salutari che ambientali, ve ne elenco alcuni:
I prodotti biologici, secondo diverse ricerche, sono più ricchi di nutrimenti rispetto a quelli coltivati in agricolture convenzionali. Le ricerche dimostrano, ad esempio, che i prodotti biologici contengono maggiori quantità di vitamine, minerali, ferro, calcio, cromo e magnesio.

I prodotti biologici sono privi di neurotossine (tossine dannose per il cervello e i neuroni). Una classe di pesticidi chiamata organofosfati, venne originariamente usata come gas nervino durante la prima guerra mondiale, quando il suo uso non fu più necessario in guerra, le industrie decisero di utilizzarla come pesticida per distruggere i parassiti sui prodotti alimentari.

I prodotti biologici favoriscono lo sviluppo del corpo e del cervello nei bambini. Nell'età dello sviluppo si è più sensibile alle tossine, utilizzando i prodotti biologici eviteremo di esporre i bambini che si stanno ancora sviluppando, a pesticidi e neurotossine assolutamente dannose per l'organismo.

I prodotti biologici sono cibi veri, reali, non fabbriche di pesticidi creati con procedimenti dannosi per noi e per l'ambiente. il 18% di tutti i semi OGM sono creati per autoprodurre i loro pesticidi, le ricerche dimostrano che gli stessi semi, continuano a produrre pesticidi anche dentro al tuo corpo, una volta che hai mangiato il prodotto OGM. In pratica, prodotti che sono fabbriche di pesticidi!

L'EPA, l'Agenzia statunitense per la Protezione dell'Ambiente, stima che i pesticidi inquinano la fonte idrica primaria di metà della popolazione americana. L'agricoltura biologica è la migliore soluzione al problema. Comprare biologico aiuta a ridurre l’inquinamento nella nostra acqua potabile!

Il cibo biologico sostiene la terra. L’agricoltura biologica esiste da moltissimi anni ed è una scelta sostenibile per il futuro. Le moderne pratiche sono distruttive per l’ambiente, a causa dell’impiego eccessivo di pesticidi, erbicidi, fungicidi e fertilizzanti. Questo ha causato drastici danni ambientali in diverse zone del mondo.

Scegliere di acquistare alimenti biologici, aiuta il sostentamento di quelle piccole famiglie agricole indipendenti. Considerala una versione domestica del commercio equo.

Motivazione molto banale ma vera: la maggior parte del cibo biologico ha semplicemente un sapore nettamente migliore di quello convenzionale.

Il cibo biologico non è esposto al processo di maturazione tramite gas, come invece vengono esposti i prodotti convenzionali.
Le aziende biologiche, a livello salutare, sono più sicure per gli agricoltore. Secondo una ricerca della Scuola di Salute Pubblica di Harvard, fra agricoltori sottoposti a pesticidi c’è stato un aumento del 70% della malattia Parkinson.

La scelta del prodotto biologico favorisce lo sviluppo e la tutela della fauna selvatica. La fauna selvatica di fatti ne risente molto dell’uso eccessivo dei pesticidi.

Mangiare biologico può ridurre il rischio di cancro. Secondo degli studi dell’EPA, il 60% degli erbicidi, il 30% dei fungicidi e il 90% dei pesticidi sono potenzialmente cancerogeni.

Mangiare carne proveniente da allevamenti biologici, evita l'assorbimento di medicine e ormoni sintetici e antibiotici  che vengono attraverso gli animali trasmessi a noi.

Il cibo biologico sostiene una maggior biodiversità. La diversità è fondamentale per la vita del pianeta. Il cibo geneticamente modificato e non biologico si focalizza sulla monocoltura ad alto rendimento e sta distruggendo la biodiversità.

Infine, ultimo punto ma non a livello di importanza, gli allevamenti biologici mantengono i loro animali in maniera dignitosa, senza maltrattamenti e senza quello sfruttamento tipico degli allevamenti intensivi, che sono causa di disastri ambientali in tutto il mondo.

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martedì 26 febbraio 2013

MWL - Witchy Books Challenge - L'inverno del mondo


 Modern Witchy Lague Attività 7 - Witchy Books Challenge



L’inverno del Mondo – Ken Follett
Questo libro non è a tema pagano, ma lo stavo leggendo così ho pensato di aggiungerlo, ora che l’ho finito.


L'inverno del mondo, è il secondo capitolo della triologia Century, a seguito del primo volume La caduta dei giganti. 

Berlino nel 1933 è in subbuglio. L'undicenne Carla von Ulrich fatica a capire le tensioni che stanno lacerando la sua famiglia mentre Hitler rafforza la sua presa sulla Germania. In questo scenario fanno la loro comparsa la formidabile amica di sua madre Ethel e suo figlio Lloyd che subito capisce sulla sua pelle la brutale realtà del nazismo. Lloyd incontra anche un gruppo di tedeschi decisi ad opporsi ad Hitler, ma saranno veramente decisi a tradire il loro paese? Queste persone sono controllate da vicino da Volodya, un russo con un brillante futuro nell'intelligence dell'armata rossa. Il conflitto internazionale tra potere militare e credenze personali che ne segue li coinvolgerà tutti dato che si passa da Londra a Pearl Harbour, da Dresda a Hiroshima. A Cambridge Lloyd è irresistibilmente attratto da Daisy che rappresenta tutto ciò che la sua famiglia di sinistra deplora. Ma Daisy è più interessata all'aristocratico Fitzhwrbert, pilota amatoriale, amante dei party e astro nascente del partito fascista inglese. Intanto a Berlino Carla ama da lontano Werner, ma niente sarà come lei desidera dato che le loro vite e speranze per il futuro saranno distrutte dalla più grande e crudele guerra nella storia dell'uomo. Come sempre accade con Ken Follett, lo sfondo storico è brillantemente studiato e reso, l'azione si dipana in rapido movimento, i personaggi sono ricchi di sfumature ed emozioni.
***

Sono un’appassionata di Ken Follett, ma questo libro non mi ha convinta! Il primo, fra tutti i suoi testi che io abbia letto fino ad ora.
Il libro è sempre piacevole da leggere, grazie al talento dello scrittore, i personaggi sono ben delineati, riesci a farti catturare da alcuni e non sopportarne altri, e questa cosa mi è sempre piaciuta, perché così, almeno, i protagonisti non sono anonime figure, ma trasmettono emozioni.
Come sempre vi sono mille famiglie intricate in mille situazioni, e questo mi va bene, ma manca qualcosa, in fondo, rispetto a tutti gli altri libri.. manca qualcosa che mi scaturisce l’attrazione vera e pura, quel qualcosa che mi tiene legata ore ed ore al libro senza riuscire a schiodarmi.
Non ho percepito il solito fascino, le solite situazione accattivanti.. c’è qualcosa che stona.
Lo scenario storico di questa storia è la seconda guerra mondiale, mica niente, ma per me mancano nozioni di questa guerra fondamentali, punti che avrebbe dovuto sviluppare meglio, forse, rendere più intense… Prima fra tutte, la persecuzione degli ebrei.. certo, è spesso sullo sfondo, ma non è che vi entri nello specifico così tanto, questa cosa mi ha deluso.

Insomma, il libro lo consiglio comunque agli appassionati perché merita sempre per l’ottima capacità di scrittura di Ken Follett e per la capacità di creare intrighi.. ma credete a me, da appassionata, questo libro lascia una nota amara in bocca, una volta che lo si finisce.. peccato!
Spero si rifaccia con il prossimo romanzo.

MWL Tell the Owl - Argomento 12 - Oltre la Vita

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La reincarnazione è sempre stata parte della mia vita, non credevo nell’aldilà e non credevo che esistesse una sola vita per gli esseri viventi.
La prima volta che ho affrontato l’argomento reincarnazione, ero alle scuole medie.
La mia migliore amica è buddista ed anche il loro credo prevede la reincarnazione, così ricordo che me ne parlò.
Mi era sembrata la cosa più logica per spiegare cosa vi fosse dopo la morte. Ho sempre associato la vita umana, animale, vegetale a tutto il resto che sulla Terra vive, osservavo le stagioni e non mi sembrò quindi così strano che anche per gli uomini esistesse la reincarnazione.
E’ stata una notizia che più che apprendere ho semplicemente capito e accettato.

D’altronde, questo argomento è piuttosto complesso, vi sono diverse cose che sembrano non coincidere con il concetto che tutte le anime, una volta lasciato il corpo fisico, si reincarnano in un successivo corpo.
Vi sono anime che rimangono sulla terra, vi sono anime che comunicano con noi.. come è possibile che questo avvenga se queste si reincarnano in altri corpi?
Ciò che penso io forse non è propriamente “originale”, ma è la spiegazione per me più plausibile, che ho coltivato nel tempo per motivazioni legate ad esperienza e studio.

Parlerò, comunque, della reincarnazione negli esseri umani, perché penso che per quanto riguarda animali e vegetali possa essere diverso.
Quando una persona muore, l’anima lascia il corpo (anima, spirito, vi sono diversi modi per definirlo..) e probabilmente si reca in un posto dove “fermarsi” per qualche tempo, per capire cosa ha appreso in questa vita appena finita, per capire gli sbagli commessi, accettarli e rendersi consapevole di cosa fare per migliorare, ma non solo, penso che (e so che questo sembrerà molto una cosa cinematografica) vi siano anime di persone che debbano ancora giocare una loro parte con le persone rimaste sulla terra, comunicazioni da trasmettere, messaggi da lasciare, situazioni da capire e fino a che tutto questo non si sarà risolto, l’anima non potrà reincarnarsi.

Questo mio pensiero deriva dal fatto che le anime rimangono “vaganti” sulla terra, è un dato di fatto, perché a volte possiamo entrare in contatto con loro, ci parlano, attraverso strumenti divinatori o altro.
Mi è capitato di poter comunicare con persone defunte, mie parente, ma non è stato casuale, questa persona mi doveva lasciar detto qualcosa, qualcosa di molto importante che doveva essere trasmesso per poter chiarire situazioni rimaste in sospeso. Dopo questo contatto, dopo la “trasmissione” di questo messaggio, non l’ho più sentita.
Nonostante io segua la tradizione nordica e nonostante in essa esistano luoghi, dove le anime dei defunti vengono accompagnate (in base al modo in cui essi sono morti), come il Vallhala, il regno di Hel, il regno di Ran.. penso che comunque le anime debbano compiere questo viaggio, questo continuo reincarnarsi fino a che non raggiungono la completezza.

Vi sono quindi e inoltre, anche altre anime che non si reincarnano (più), quelle anime che sono complete e perfette.
La reincarnazione delle anime ha lo scopo di portare queste alla completezza, ad una sorta di perfezione.
Una volta che queste raggiungono lo scopo, non si reincarnano più, si “fermano”. Ma non spariscono, diventano spiriti guida.
Secondo sempre il mio parere personale, gli spiriti guida sono questi, sono anime ormai perfette e complete, che hanno terminato il loro cammino attraverso diverse reincarnazione e possono fare da guida a coloro i quali invece viaggiano ancora sulla terra.
Tutti quegli spiriti protettori, mi vengono in mente le Disir, ad esempio, spiriti femminili dei nostri antenati, per me sono questo, anime che hanno finito di reincarnarsi e possono ora svolgere un lavoro ben più importante ed anche impegnativo.

E’ l’obiettivo di ogni anima, di ogni spirito, quello di diventare talmente grande da fare da guida e protettore agli altri, che ancora devono crescere.

Questo è ciò che io penso sulla reincarnazione, inoltre penso che nulla avvenga per caso, se una persona muore, per così dire ingiustamente, probabilmente questa persona (anzi, spirito), aveva una lezione da imparare.
E’ difficile accettare la morte, lo è per tutti, quando muore una persona a noi vicina è terribile, ci sentiamo persi perché non possiamo più vedere e stare con questa persona. Dobbiamo però pensare che questa persona, il suo spirito, continuerà ad esistere, avrà anzi l’opportunità di vivere un’ altra vita, di imparare altre lezioni ed accrescersi in questo modo.
La mia morte non mi fa paura, ad oggi posso affermare questo, fa parte del ciclo naturale della vita, mi fa più paura la morte degli altri.. la morte dei miei famigliari, amici, cari.. la loro mi fa paura semplicemente per il fatto che ho paura di non poterli vedere mai più.
Ma in fondo penso che se due anime sono strettamente legate, potrebbero anche reincontrarsi nuovamente durante un’altra vita.

La morte è un argomento complesso, è diventato un taboo nella società moderna, le persone hanno paura di invecchiare, di morire, non vorrebbero mai smettere di esistere e di essere giovani e belli, non accettano il normale corso della vita, invece dovrebbero imparare a vivere in totale armonie con la natura e con i suoi cicli, che sono anche i nostri.
Ovviamente però non è semplice, siamo esseri mortali e per questo siamo fragili, emotivamente e fisicamente, anche per me che credo in questa spiritualità, in questi concetti, non è facile accettare la morte, figuriamoci per coloro i quali non credono a nulla.

E con questo termino l’ultimo (sigh..) Tell the Owl,
arrivederci al Gufo! Non voglio dirgli addio, perché mai dire mai, potremmo sempre ritrovarci, un giorno.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto e a tutti coloro che hanno partecipato!

martedì 19 febbraio 2013

MWL - Earth Day Project 2013 - Argomento 3


Earth Day Project 2013 – Modern Witch Lague – Argomento 3

Ecoconsigli per tutti!
Bastano pochi, piccoli accorgimenti per aiutare il nostro pianeta, se ognuno di noi prestasse un poco di attenzione a quello che fa ogni giorno a casa, in ufficio, quando usa l’automobile ecc. potremmo aiutare la nostra amata terra riportandola nuovamente alla vita.
Se tutti insieme ci proviamo, anche il piccolo cambiamento può diventare grande.
Ecco quindi, un elenco di ecoconsigli per tutti, divisi per categorie!


UFFICIO
Spegniamo il computer durante la pausa pranzo. Considerato che un computer con lo schermo acceso richiede una potenza di circa 100watt in normale funzionamento e lo schermo da solo ne richiede 50watt, se 100 persone durante la pausa pranzo spegnessero il pc si risparmierebbero circa 15kwh equivalenti circa a 8kg di CO2 in atmosfera.
Impostiamo lo spegnimento dello schermo per inattività con tempi molto brevi. Questa è semplicemente un opzione del computer che permette di scegliere dopo quanti minuti spegnere lo schermo per inattività, per riattivarlo basta solo muovere il mouse. Questo permette a noi di riposare la vista e permette anche di risparmiare energia!
Togliamo lo screensaver. Per il ragionamento dei punti precedenti, lasciare che dopo lo spegnimento dello scherzo per inattività si attivi lo screensaver, ovviamente non porta al beneficio del risparmio energetico. Lo screensaver è puramente estetico, togliendolo  permetteremo allo schermo di spegnersi quando non stiamo usando il pc.
Non dimentichiamo le luci accese. Lasciamo le luci accese solo se effettivamente sono necessarie. Se andiamo in pausa ricordiamoci di spegnerle, così come spegniamo anche quelle che si trovano su scrivanie magari vuote perché il collega è momentaneamente assente.
A fine giornata spegniamo tutti gli apparecchi elettronici. Stampanti, fotocopiatrici, fax, tutto quello che si può spegnere, spegniamolo! Una stampante lasciata accesa di notte consuma inutilmente circa 150watt.
Stampiamo solo se davvero necessario. Se dobbiamo solo leggere un documento, possiamo farlo direttamente dallo schermo del computer, senza stamparlo.
Stampiamo fronte e retro. Useremo così sempre la metà dei fogli che normalmente consumeremmo.
Quando possibile, stampare su carta da riciclo. Se i documenti stampati non sono ufficiali e rimarranno a noi in ufficio, possiamo pensare di stampare su carta riciclata, ovvero già stampata da un lato.
Anche con il fax possiamo usare questo stratagemma, i fax non sono quasi mai documenti ufficiali o, comunque, probabilmente arriverà poi il documento originale. Inseriamo quindi nel cassetto del fax carta già stampata su un lato, così da non sprecare inutilmente carta bianca.
Utilizziamo il meno possibile bicchieri di plastica. Negli uffici si consumano in gran quantità bicchieri di plastica, sia da acqua che da caffè. Possiamo semplicemente portarci una tazza e usare sempre quella, lavandola di volta in volta. Eviteremo così di sprecare ogni giorno moltissima plastica.
Differenziare! Carta, plastica, vetro, non gettiamoli nel cestino ma raccogliamoli e portiamoli negli appositi bidoni per la raccolta differenziata.
SPESA
Evita il sacchetto. I sacchetti di plastica non biodegradabili sono stati finalmente vietati, ma comunque sarebbe ancora meglio evitare ogni tipo di sacchetto usa e getto ma preferire invece quelli di stoffa. Ce ne sono di molto belli e colorati, che si ripiegano su se stessi quando non vengono usati così da non occupare molto spazio, possiamo portarli sempre con noi nella borsa.
Evita frutta e verdura imballata. Gli imballaggi sono davvero da evitare. Innanzitutto, sono generalmente sproporzionati con la dimensione del contenuto, inoltre sono talmente tanti che le discariche e i cassonetti straripano sempre di carta da imballaggio.
Presta attenzione quando compri il pesce. Ci sono importanti regole da tener presente quando si compra il pesce per evitare consumi e sprechi inutili, oltre che qualcosa che può essere proprio dannoso per l’ambiente. Ad esempio, facciamo attenzione alla taglia del pesce: per ogni specie, vi sono regole ben precise che indicano la taglia minima, sotto la quale i pesci non possono essere pescati ne, tanto meno, venduti. Consulta quindi le taglie dei diversi pesci per assicurarti di non contribuire al commercio di quelli che non dovrebbero venir pescati.
Prediligi il pesce pescato, anziché quello di acquacultura.
Dai la precedenza al pescato locale.
Considera la stagionalità della specie.
Vuoto a rendere. Se trovi prodotti con il vuoto a rendere prediligili, riciclare una bottiglia integra consente un risparmio energetico 5 volte superiore alla fusione del vetro rottamato.
Evita i prodotti usa e getta.  Consentirai di ridurre il flusso di materiali ed energia spesa per la produzione e lo smaltimento di questi prodotti.
Evita i prodotti che vengono dagli allevamenti intensivi.  Quando si tratta di prodotti animali, scegli solo quelli che hanno il marchio biologico, così eviterai di contribuire agli allevamenti intensivi dove gli animali vengono trattati in modo spaventoso.
Se compri prodotti surgelati porta con te una borsa termica, risparmierai così al congelatore di dover utilizzare maggior quantità di energia per riportarli ad una temperatura più bassa.
Non comprare l’acqua. Se ti è possibile non comprare l’acqua in bottiglia, ma bevi quella del rubinetto. In caso, utilizza almeno le bottiglie di vetro, che sono riutilizzabili.
Evita le bibite nei contenitori di alluminio. Prediligi invece il vetro, l’alluminio richiede un maggior consumo di energie elettrica per essere prodotti e quindi sono causa di emissioni di gas che provocano l’effetto serra.
SCALDABAGNO
Scaldare l’acqua con il sole.  I pannelli per l’energia solare sono sempre più in uso al giorno d’oggi, se si ha posto dove installarli, converrebbe contattare un addetto e farci consigliare, scopriremmo così che scaldare l’acqua tramite l’energia solare conviene, per noi e per l’ambiente!
A gas è meglio. Lo scaldabagno elettrico consuma molto di più di uno a gas, è quindi decisamente meno conveniente sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista ambientale. Se avete uno scaldabagno elettrico, installate un interruttore a tempo, così’ vi permetterà di attivare lo scaldabagno solo di notte. Così facendo risparmierete sulla bolletta ma avrete comunque l’acqua calda per la durata di tutta la giornata. Inoltre, l’elettricità consumata la notte è un po' meno preziosa perché viene prodotta comunque da quelle grandi centrali elettriche che non possono essere spente e quindi viene spesso sprecata. Se tutti  facessero così sarebbero necessarie alcune centrali in meno, e si immetterebbe meno anidride carbonica nell’atmosfera.

ELETTRODOMESTICI
Frigorifero. I frigoriferi molto vecchi consumano molto di più rispetto a quelli moderni, investiamo comprando appena possibile un nuovo frigorifero e smaltiamo quello vecchio.
Apriamo lo sportello solo se davvero necessario e teniamolo aperto il meno possibile.
Non inseriamo cibi appena cotti e quindi ancora caldi, consumano più energia per raffreddarsi all’interno del frigorifero ed in più favoriscono la formazione di brina che sottrae freddo all’apparecchio aumentando così i consumi.
Lavatrice. Se devi acquistare una lavatrice nuova controlla non solo il consumo energetico ma anche il consumo d’acqua. Ad oggi molte lavatrici consumano la quantità minima indispensabile di acqua, inutile sprecarne di più.
Utilizza la lavatrice solo a carico pieno, inutile farla funzionare se abbiamo nel cestello pochi indumenti.
Non impostare il prelavaggio a meno che non sia strettamente necessario. Consuma molta più elettricità ma anche molta più acqua.
Altri elettrodomestici.
La lucina rossa dello stand-by. Evitiamo di lasciare in stand-by tutti gli apparecchi che possiamo spegnere in modo totale. Televisori, computer sono gli apparecchi che lasciamo di più in modalità stand-by. Il modo più semplice è comprare una ciabatta con interruttore a cui attaccarli, così almeno spegnendo la ciabatta spegneremo tutti gli apparecchi ad essa attaccati.
Stacchiamo dalla presa i caricatori dei cellulari, continuano a consumare energia.

ILLUMINAZIONE
Preferiamo le lampade a fluorescenza anziché le lampade a inandescenza. Quelle a fluorescenza consumano meno e durano di più!
Spegni sempre la luce quando esci da una stanza. Sembra un consiglio banale ma non è così! E’ stato calcolato in Italia che si spendono 750 milioni di euro in più per luci lasciate accese inutilmente.
Se possibile, studiate di giorno. Quando è possibile preferito lo studio di giorno, così almeno non dovrete accendere luci ma vi basterà la sola illuminazione che vi arriva dall’esterno.
Interruttore a tempo. 

UN NUOVO STILE DI VITA
Prima di comprare qualcosa, chiediti se ne hai veramente bisogno. Ognuno di noi compra e consuma un numero svariato di cose di cui non ha assolutamente bisogno! Pensiamoci prima di acquistare.
I soldi non rendono felici. Meglio passare il tempo con i propri cari, fare passeggiate salutari nella natura anziché comprare tante cose nuove, nuove ma probabilmente inutili.
L’ambiente in cui viviamo è in pericolo! Dobbiamo cominciare a ragionare e comportarci di conseguenza. Ognuno di noi ha un impatto ambientale sul pianeta che può essere drasticamente diminuito se teniamo sempre presente che bisogna rispettare l’ambiente dove si vive. Se impariamo a vivere rispettando quello che c’è sulla terra, piante, persone, animali, fiumi, mari, montagne ecc.. ci verrà più spontaneo comportarci nelle maniere più ottimali per la vita del pianeta, ovvero riciclando, evitando gli sprechi, evitando di inquinare ecc.

Fonte: https://www.wwf.it/client/render.aspx?root=539&

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MWL - Witchy Books Challenge – Tradizione Nordica . Nigel Pennick


Modern Witchy Lague Attività 7 - Witch Books Challenge

Tradizione Nordica – Nigel Pennick

Ho finalmente concluso questo bellissimo libro che parla nello specifico della tradizione nordica.
Il testo in questione tratta di usanze, festività, strumenti e tanto altro appartenente alla tradizione in questione. Molto utile per chi è interessato a seguire questa via, soprattutto per la descrizione accurata degli strumenti che difficilmente si riescono a trovare ugualmente descritti altrove e per la parte dedicata alla feste.
Non approfondisce invece a fondo la parte dedicata alle divinità, per questo consiglio altri libri, trattanti maggiormente di mitologia.
La parte che forse ho preferito di questo libro è quella riguardante le festività, poiché spiega in modo abbastanza dettagliato usi e costumi nordici legati alle principali feste.
Oltre alla Ruota dell’Anno, il libro ci propone anche i giorni dei Santi, ovvero un calendarietto che comprende alcune date segnate come giorni importanti per la tradizione qui riportata, spiegandone ovviamente i motivi.
Questo capitolo mi è molto piaciuto proprio perché mi ha permesso di appuntarmi le date importanti permettendomi così di celebrarle come feste, oltre alle otto principali.
Anche la parte degli strumenti è affrontata in modo molto interessante, indicando quali strumenti sono maggiormente previsti nella tradizione nordica (ho scoperto, con questo libro, degli strumenti dei quali non conoscevo nemmeno l’esistenza).
Il mio parere sul libro è quindi positiva, lo consiglio a tutti coloro interessati a questa tradizione ed interessati quindi a nozioni riguardanti la tradizione ed il folklore nordico. Se invece cercate un testo che parli più che altro delle divinità e della mitologia nordica, dovrete cercare qualcos'altro.

mercoledì 13 febbraio 2013

MWL - Earth Day Project - Argomento 2


Il secondo argomento che volevo trattare per l'Earth Day Project riguarda il come spostarsi, il confronto fra utilizzare l'automobile, i mezzi di trasporto pubblici, la bicicletta e i propri piedi! Questo argomento mi coinvolge proprio da vicino, non ho la macchina, non ho nemmeno la patente ma mi muovo autonomamente a piedi fino a dove mi è possibile arrivare o con i mezzi pubblici, il mio prossimo acquisto sarà una bicicletta, per potermi muovere ancora più in libertà!

I mezzi di trasporto utilizzano combustibili fossili (direttamente con la benzina, il gasolio, il gas o indirettamente con l'elettricità). Sono pertanto una delle principali fonti di anidride carbonica e, quindi, una causa importante dell'effetto serra, grazie al quale il clima sta cambiando.
Non è possibile contrastare i cambiamenti climatici senza cambiare le nostre abitudini in fatto di mobilità.

Per avere un'idea della quantità di gas serra che, direttamente o indirettamente, produciamo ecco alcune attività che aggiungono 1 kg di CO2 all'impronta di carbonio individuale:

• Viaggiare in treno per 22 km (assumendo un'emissione di 45 gCO2 per km per passeggero)
• Viaggiare con il proprio motorino per 7.7 km o con la propria auto per 4.7 km (assumendo rispettivamente un'emissione di 130 gCO2/km e 210 gCO2/km
• Viaggiare in aereo per 2 km (assumendo un'emissione di 500 gCO2 per km per passeggero)
In città usa la bici più che puoi
La bici è un comodo mezzo di trasporto ed è anche l'unico che non produce anidride carbonica.

Basti pensare ai tempi morti che si annullano quando si pedala: niente ricerca del parcheggio, niente file, ai semafori si prende il primo verde e si lascia la bici più vicina al luogo dove ci si deve recare.

E conviene rispetto al mezzo pubblico per spostamenti sino ad otto chilometri (dati calcolati ipotizzando una velocità media di 20-25 km/h per il ciclista).
Uno degli studi più importanti condotti sui benefici alla salute derivanti dall’andare a lavorare in bicicletta è stato realizzato dal Copenhagen Center Prospective Population Studies. Durante un periodo di molti anni, lo studio ha preso in considerazione 13.375 donne e 17.265 uomini. Nel corso della ricerca diverse persone morirono e le loro età vennero registrate, ne risultò che chi utilizzava abitualmente la biciclette per i suoi spostamenti aveva un’aspettativa di vita più lunga.
Il ricercatore Lars Bo Andersen disse: “La scoperta più interessante di questo studio su larga scala fu che per entrambi i sessi ed in gruppi di ogni età, coloro che utilizzavano la bicicletta come mezzo di trasporto avevano un tasso di mortalità più basso. Coloro i quali non utilizzavano la bicicletta per andare a lavorare avevano un tasso di mortalità del 39% maggiore rispetto a chi andava a lavoro in bici.
"I rischi di incidente costituiscono il solo svantaggio teorico della bicicletta. Ma qual è la situazione effettiva? È dimostrato ormai che, per alcune classi di età, l'automobile rappresenta un rischio globale nettamente superiore alla bicicletta e che le ripercussioni positive della bicicletta sulla salute e la qualità della vita superano di gran lunga gli anni di vita persi negli incidenti…
Ciò detto, qualsiasi politica a favore della bicicletta deve ridurre al minimo i rischi per i ciclisti. Con quali mezzi? Le piste ciclabili sono sempre sinonimo di sicurezza? L'esperienza di numerose città e le ricerche scientifiche dimostrano che si può garantire la sicurezza dei ciclisti anche sulla carreggiata."
[Tratto da “CITTA’ IN BICICLETTA – PEDALANDO VERSO L’AVVENIRE redatto da Commissione Europea]

Anche d'inverno la bicicletta è un ottimo mezzo di trasporto. Perchè - in Italia - in moto si va tutto l'anno e in bici no? Pedalando il corpo produce calore, quindi un berretto di lana e un paio di guanti sono sufficienti per stare al caldo.
Andare in bicicletta è una attività fisica che permette di unire trasporto, esercizio fisico e comodità. Se si pedala con moderazione, senza volersi improvvisare velocisti, l’utilizzo della bici è senz’altro un toccasana contro i rischi di una vita sedentaria. Per l'Associazione Medici Britannici i ciclisti, come più in generale coloro che praticano un’attività sportiva moderata ma regolare, corrono un rischio di malattie cardiache ridotto al 50% rispetto ai non ciclisti e valori positivi si riscontrano studiando gli effetti per la prevenzione di malattie coronariche, bronchitiche, ortopediche e asmatiche.
Camminare
è un ottimo sistema per spostarsi nei brevi tragitti, senza inquinare e... bruciando un bel po' di calorie. E' però fondamentale abituarsi ad acquistare scarpe che oltre ad essere belle siano anche comode.
Sono sempre di più le prove che camminare regolarmente ogni giorno faccia molto bene alla salute.
Affinchè le persone si spostino a piedi è importante che sia il più piacevole possibile poterlo fare. Non vi è dubbio che passeggiare su un marciapiede spazioso sia meglio che farlo su uno stretto. Difendi i marciapiedi larghi e liberi dalle auto, qualcuno vorrebbe ridurli per farne parcheggi regalando ulteriore spazio alle automobili che già soffocano le città!
Per i tragitti extraurbani, treni e autobus sono da preferire
Saranno anche più lenti, ma evitano lo stress del traffico, il pericolo di incidenti e consentono di risparmiare sul carburante. E eviti di inquinare.
Per i lunghi percorsi utilizza il treno
E' più affidabile, più sicuro, è quello che dà maggiori garanzie sui tempi di trasporto, è più confortevole (puoi leggere, mangiare, sgranchirti e riposare). Scoprirai il piacere di considerare gli altri non più come avversari ma compagni di viaggio. Ma, soprattutto, il treno consuma meno energia e quindi non minaccia il clima.
E se proprio devi prendere l'auto, usala ecologicamente
Sceglila ibrida, se ti è possibile, forse la spesa sarà un pochino superiore all’acquisto ma ne guadagnerai poi nel tempo. Non spostarti da solo, se devi usare l’auto per andare a lavorare ed un collega abita vicino a te, andate insieme, così da utilizzare una sola auto invece che due.
Esci con gli amici? Cercate di usare meno auto possibili, risparmierete in benzina e farete del bene al pianeta.
Evitate più possibile di accendere l’aria condizionata, che purtroppo consuma moltissimo.

Altri consigli utili li trovate qui.. -> https://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=909
( tratterò poi l’argomento “ecoconsigli” in un altro post.)

Se hai bambini evita di diventare il loro autista a tempo pieno!
Per loro è vitale – lo dicono gli psicologi - appropriarsi attivamente del loro territorio, dei percorsi quotidiani. Appena possibile spostatevi a piedi, lasciali fermarsi ed esplorare. Oppure usate i mezzi pubblici, per loro assai affascinanti. Se si spostano solo in auto già alla loro età impareranno mai a spostarsi in modo ecologico?
In Europa i ragazzi che vanno a scuola a piedi o in bici sono sempre di meno. In Italia ogni mattina ci sono 5 milioni di spostamenti in automobile per accompagnare scolaretti e liceali a scuola. Malgrado l'86% abiti a meno di 15 minuti a piedi! Vai a scuola a piedi o in bici, o, se hai figli, non accompagnarli in auto (laddove possibile) e responsabilizzali a spostarsi da soli.
Ed ancora…
Appoggia la chiusura dei centri storici alle macchine! Prendi i mezzi pubblici e convinci gli altri a prenderli. Se tutti seguissero questo avviso, il traffico sparirebbe e i mezzi pubblici non sarebbero più impantanati nel traffico come lo sono ora: sarebbero più veloci e più frequenti!
Per il 47% degli italiani la prima preoccupazione è il trasporto. A Roma ci sono 68 auto ogni 100 abitanti, minorenni inclusi. Se ti sposti di meno con l'automobile avrai forse una preoccupazione in meno. Hai provato?
Per i bambini viaggiare in tram, bus e treno con mamma o papà è divertentissimo. Approfittane per educarli all'uso abituale dei mezzi pubblici.

Fonti: https://www.wwf.it/client/render.aspx?root=773
Ed altre ricerche sul web

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martedì 12 febbraio 2013

Giorno Pagano della Memoria 2013 - << Luci tra Passato e Presente >>

Ecco il mio contributo per il Giorno Pagano della Momeria 2013.



Per la ricorrenza di quest’anno, Sacerdotesse di Avalon ci ha chiesto di parlare di noi stessi, di parlare di come siamo streghe, del nostro rapporto con la nostra vita e la nostra spiritualità, di paragonarla, in un certo senso, all’essere strega di un tempo.
Ci proverò, spero che potrà essere interessante ma soprattutto chiaro.

Non sono diventata strega dall’oggi al domani, c’era qualcosa dentro di me celato, che aspettava di venir scoperto, venir portato alla luce. C’era qualcosa che mi mancava, qualcosa che non riuscivo a capire ma che avrei dovuto invece, che avrei dovuto scoprire.
Mi definisco strega da Mabon 2009, data che segnala per me una sorta di autoconsacrazione, ma la scoperta di questa mia spiritualità è venuta ben prima. E’ stato come rendermi conto di una cosa scontatissima, come quando sai che una cosa c’è ma semplicemente non l’hai mai vista e quando finalmente la vedi capisci tutto, capisci cos’era che fino ad allora cercavi, o meglio, aspettavi.
Ho avuto degli alti e bassi, ho avuto momenti in cui la mia spiritualità vacillava, non ero sicura, ma non del paganesimo, non ero sicura di me stessa. Nonostante questi momenti, comunque, sono andata avanti ed ora sono veramente felice della scelta fatta, del sentiero che ho deciso di intraprendere.
Sono un lupo solitario, nonostante mi piaccia scambia idee e conoscenze con altre persone a me vicine, sono fondamentalmente una solitaria e mi piace che sia così, perché posso gestirmi la mia spiritualità nel modo più giusto per me, con i miei tempi ed i miei modi.
L’unica cosa che mi piace fare, di non solitario, è la condivisione, la partecipazione a progetti che possano portare avanti il messaggio pagano, farci conoscere, far capire agli altri a chi è “esterno” chi siamo e cosa facciamo. E’ molto importante per me questo, e non so nemmeno dire bene perché lo sia, forse perché io ho ammirato tanto chi lo faceva già da prima di me e penso che sia una cosa importante e che sia un impegno che posso prendermi nei confronti della mia religione che purtroppo è ancora troppo poco conosciuta.
Ma parliamo di come vivo io la mia religione, di come vivo il fatto di essere una strega. Per me è una cosa naturale, è una cosa normale, così come sono una donna, una figlia, una sorella, io sono anche una strega. Sono orgogliosa di esserlo e sono fiera che il destino mi abbia portato a questa scoperta perché non riuscirei nemmeno ad immaginare la mia vita senza questa parte che occupa tutte le mie giornate. Ci sono cose che vivo e che conosco che non riesco ad immaginare di farne a meno, il mio rapporto con la natura, rapporto profondo, con strumenti naturali come le pietre, le erbe.. Sono tutte nozioni che ho appreso grazie al mio essere strega, ma in fondo, probabilmente, anche senza la realizzazione di ciò che sono, io le avrei apprese comunque, perché sono già parte di me.
Penso di essere fortunata di essere nata qui ed ora, perché comunque posso sviluppare tranquillamente la mia personalità senza nascondermi da nessuno, senza venir giudicata dalle persone che mi circondano, sono libera di essere strega!
Deve essere stato terribile per coloro che invece erano obbligate a nascondersi, a negare, non potevano vivere.
Io ringrazio ogni giorno per quello che sono, per quello che so, per quello che posso, per le possibilità che ho, per poter imparare di più, ringrazio di avere i mezzi per conoscere ciò che desidero.. è bello, è gratificante, mi rende orgogliosa e fiera di me stessa.
A conti fatti, forse l’essere strega è la parte che mi riesce meglio, è la parte di me che coltivo di più e che mi da più risultati, forse anche perché è la parte più vera di me.


" Viveva, nella Francia del 1400 , una giovane donna che studiava le proprietà delle erbe, si cimentava nella preparazione di unguenti, tisane e sacchetti di protezione.
Era una persona estremamente buona, che prestava aiuto a chiunque glielo chiedesse, senza pretendere nulla in cambio.
Viveva nella campagna, ma chiunque in paese la conosceva, la chiamavano la Guaritrice ed il popolo si fidava molto più dei suoi medicamenti rispetto a quelli di colui che si faceva chiamare il Medico.
I medicamenti della Guaritrice erano naturali, le persone si sentivano subito meglio dopo essere stati da lei, non ti debilitavano le sue cure, anzi, ti rinvigorivano.
Era molto colta per essere una giovane donna di quel tempo, ma la conoscenza per lei era tutto, così studiava più che poteva, la nonna le aveva insegnato a leggere e scrivere.
Purtroppo quelli non erano tempi felici per donne intraprendenti come lei, così cominciarono ad additarla come Strega.
Nel giro di pochissimo tempo le persone non andavano più a chiederle aiuto e consiglio, la evitavano, la schernivano ed ella rimase totalmente sola.
Ma il peggio doveva ancora avvenire, gli uomini di chiesa decisero che ella era un pericolo per la comunità, perché tutto quel sapere non poteva averlo appreso in maniera autonoma, una donna non avrebbe dovuto saper ne leggere ne scrivere, doveva solo servire un marito.. e lei un marito non ce l’aveva.
Cominciarono a perseguitarla, a spaventarla fino a quando, un giorno, non la catturarono, le bruciarono la casa, le erbe, tutto ciò che lei aveva, tutto ciò che le era caro.
Instaurarono un finto processo, finto, certo, perché la sua sorte era già stata stabilita.
Strega, serva del demonio, così venne definita e la condanna venne stabilita: al rogo.
La giovane Guaritrice aveva paura ma in cuor suo non si ribellò, capiva che era inutile ed ella si affidò solo alle sue divinità che nella Terra vivevano, sapeva che l’avrebbero protetta.
Il rogo venne allestito ed ella venne bruciata all’alba del primo giorno di primavera.
Le sue ceneri si sparsero col vento, vennero portate lontano…

Ma le divinità della Terra sapevano quanto lei fosse buona, così le donarono una nuova vita, una vita dove ella potesse far valere le sue doti da Guaritrice, dove nessuno l’avrebbe additata ma sarebbe stata libera di professare il proprio culto e le proprie doti.
Rinaque ai giorni nostri, studiò molto, face pratica ed esperienza e divenne una delle più importanti donne di medicina che esistano.
Venne finalmente ripagata dei torti ingiustamenti subiti, venne ripagate delle umiliazioni, della paura.

Si pensa che tutte le donne buone che vissero in un epoca sbagliata vennero poi rimandate sulla Terra in un tempo migliore, libere così di professare la propria religione in libertà. "

[Storia di mia invenzione]


 GiornoPaganodellaMemoria2013-SDA

lunedì 11 febbraio 2013

MWL – Alfabeto di Strega – [Y]in & Yang


[Y] COME [Y]in & Yang

Yin e Yang rappresentano, nella filosofia cinese, i due principi fondamentali dell’universo.
- Yang: il principio positivo, maschile, rappresentato dal colore bianco
- Yin: il principio negativo, femminile, rappresentato dal colore nero
E’ importante mettere in evidenza che Yin e Yang non hanno alcun significato morale Buono-Cattivo.
La formazione della polarità Yin-Yang è considerata dai filosofi cinesi alla base dell’universo.
Essi costituiscono infatti, veri e propri emblemi della dualità fondamentale esistente in ogni parte del cosmo.
All’inizio tutto era in uno stato chiamato Wu Chi, che letteralmente indica “assenza di differenziazioni”.
Ad un certo punto si formarono due “polarità” di segno diverso che interagirono immediatamente dando origine alla cosiddetta Suprema Polarità o T’ai Chi.
L’unione di Yin con Yang è stata raffigurata graficamente in vari modi denominati T’ai Chi Tu.
Osservando il simbolo dello Yin e Yang, possiamo notare che esso è suddiviso in due parti, una nera (Yin) ed una bianca (Yang), la cui armonia è simboleggiata dall’uguaglianza delle superfici bianca e nera.
La particolare suddivisione ad “S” fra le due aree fa sì che i perimetri di Yin e di Yang siano uguali al perimetro dell’intera circonferenza.
Inoltre il punto bianco in campo nero e quello nero in campo bianco stanno ad indicare che Yin e Yang non sono assoluti, ma che vi è sempre un po’ di Yin in Yang e viceversa.
Il T’ai Chi T’u va pensato in continua rotazione, così come indicano le frecce, cosa che insieme alla sua forma circolare simboleggia l’evoluzione continua e la ciclicità della natura.
Se infatti vi fosse assenza perpetua di movimento, Yin e Yang non potrebbero differenziarsi e tutto resterebbe nello stato di immobilità iniziale privo di ogni differenziazione.
Da tutto ciò possiamo facilmente renderci conto che Yin e Yang non sono considerati elementi contrastanti, bensì complementari e inscindibili.
Bisogna quindi cercare un’armonia fra di loro ed evitare qualsiasi situazione sbilanciata. Tutte le distinzioni sono inoltre relative:
quello che può essere Yin relativamente ad una cosa può contemporaneamente essere anche Yang in rapporto ad un’altra.
Non è casuale poi il fatto che la parte bianca è a destra e la nera a sinistra, perchè questo simboleggia il sole che sorge da Est ed illumina la terra.
La raffigurazione grafica del T’ai Chi è diventata anche il simbolo delle arti marziali cinesi in generale e del T’ai Chi Ch’üan in particolare.

MWL - Alfabeto di Strega - [Z]ircone

[Z] come [Z]ircone

Zircone: descrizione
Classe minerale: nesosilicati.
Formula chimica: ZrSiO4 + Al, Ca, Fe, P, Y, Ce, Hf, Th, U
Lo zircone si forma nelle rocce metamorfiche e magmatiche acide. L’eventuale presenza fino al 10% di afnio, torio e uranio può rendere questo minerale radioattivo. Può essere incolore, giallo dorato, rosso, marrone e verde.

Dallo zircone si estrae zirconio (elemento radioattivo che presenta vicarianza con l’uranio) e deve il suo successo al fatto che per lucentezza e fuoco la varietà incolore è un'ottima imitazione del diamante (anche se quest'ultimo ha una durezza molto più elevata ed è un minerale monorifrangente).
Zircone: elemento
Fuoco: l’elemento fuoco riguarda la sfera dell’energia e della forza maschile(coraggio, volontà, purificazione, conquista).
Zircone: chakra
Varietà dorata e arancione: Secondo chakra Svadhishtana (“Addome”)
Varietà incolore: Sesto chakra Ajna (“Fronte o Terzo Occhio”) 
Zircone: mitologia
Il nome deriva dall’arabo zarqun, “vermiglio”, o dal persiano zargun, “colore dell’oro”.
Sin dall’antichità, lo zircone è conosciuto per le sue qualità terapeutiche, soprattutto si riteneva che fosse in grado di curare la follia e di scacciare gli incubi e gli spiriti malvagi. La qualità rosso-arancione veniva chiamata “giacinto”.
Zircone: effetto sul corpo
Lo zircone stimola la funzionalità del fegato e svolge un’azione antidolorifica e antispastica. Combatte i crampi e si rivela utile in caso di dolori mestruali.
Zircone: effetto sulla psiche
Lo zircone aiuta il soggetto a liberarsi dall’attaccamento e dal materialismo e a ricercare una visione spirituale della realtà e un significato più profondo della propria esistenza. Rende più ragionevoli e meno testardi.
Lo zircone permette di stabilire una relazione più armoniosa con il corpo e la forza fisica, dà energia, vitalità e fiducia. Aiuta ad affrontare il dolore delle perdite e permette di superare la tristezza e la paura ad esse associate. Si rivela molto utile in caso di depressione.
Zircone: modalità d’impiego
Lo zircone può essere scaricato dopo l’uso sotto l’acqua corrente.
Per ottenere effetti visibili sul piano fisico e spirituale si consiglia di portare la pietra con sé a stretto contatto con la pelle per brevi periodi, di appoggiarla sull’addome per i problemi mestruali (zircone giallo e arancione) o posizionarla sotto il cuscino per attenuare l’insonnia.

venerdì 8 febbraio 2013

MWL - Alfabeto di Strega - [X]ipe Totec

[X] come [X]ipe Totec

Xipe Totec, era una divinità mixteca, in origine chimata semplicemente Xipe, assimilata poi alla mitologia azteca.
Era la divinità che presiedeva alla rinascita, al passaggio della morte alla vita e vicerversa. Dio dell'agricoltura, dell'occidente, delle malattie, della primavera, dei fabbri e delle stagioni.
Secondo la tradizione, si tolse la pelle per dare nutrimento all'umanità, simboleggiando il seme del mais, che perdela scorza esterna per poter germogliare.
Il culto di questo Dio fu adottato dagli Aztechi verso la seconda metà del 1400 e ogni anno, durante il Tlacaxipehualiztli, il secondo mese rituale dell'anno atzeco che cadeva all'equinozio di primavera, che festeggia di fatti il Dio Xipe Totec.

Uno dei templi più famosi in onore del Dio Xipe Totec era quello di Yopico. Il tempio consisteva in una grotta, simbolo importante per la fertilità e il rinnovamento.
Yopico era considerato un santuario della fertilità e della crescita e veniva utilizzato durante i mesi in cui si compivano i riti agricoli.
Yopico, inoltre, veniva utilizzato anche per rituali legati alla guerra. Qui venivano tenuti i prigionieri fino a quando non sarebbero stati sacrificati, nei rituali del periodo primaverile.


MWL - Earth Day Project 2013 - [1]

Ecco il mio primo intervento per il progetto della Modern Witch Lague - Earth Day Project 2013
http://sacerdotessediavalon.forumcommunity.net/?t=53467301

RICICLO CREATIVO  ~

Un modo semplice e divertente per evitare, nel nostro piccolo, gli sprechi, è il riciclo creativo.
In cosa consiste questo riciclo?
Il riciclo creativo è semplicemente, un modo per non buttare ma riutilizzare in maniera originale, oggetti dei più disparati: barattoli di vetro, rotoli di carta igienica, vecchi abiti che non utilizziamo più, scatole in latta o metallo e tanto altro.
Soprattutto nelle città dove la raccolta differenziata non è sviluppata in modo consistente  o soddisfacente dal comune e i nostri rifiuti accomunano quindi tutti i materiali in modo indifferenziato, il riciclo creativo può essere un modo davvero semplice oltre che divertente, per evitare sprechi inutili, per evitare, ad esempio, di buttare il vetro senza la possibilità che venga riutilizzato o, allo stesso modo, la carta o il cartone o ancora la plastica.
Ci sono moltissimi esempi che si trovano in rete di riciclo creativo, ma potreste sempre crearne di vostri magari anche per l’attività di noi streghe, come ad esempio la decorazione dell’altare o la costruzione di  strumenti.
Comunque, il riciclo creativo può essere usato in qualsiasi campo o settore e, soprattutto, è un attività infinita, in quanto ognuno di noi potrà creare quanti più oggetti a seconda delle idee che scaturiscono dalla propria mente.
Considerato che le idee da segnalare potevano essere infinite, ho pensato di approfondire soprattutto il riciclo di materiali che a me capita di avere in gran numero sempre in casa: barattoli di vetro di varie dimensioni, barattoli dello yogurt, barattoli in latta e altro.

VASETTI DI PLASTICA DELLO YOGURT

I vasetti dello yogurt possono essere riciclati come semenzai (contenitori dove piantare e far crescere le sementi), facendo attenzione nel praticare alcuni fori sul fondo. Le vostre piantine, una volta cresciute, potranno essere trapiantate nell'orto o in vasi più grandi. Riciclando in questo modo i vasetti dello yogurt, non occorre acquistare i semenzai e, nello stesso tempo, evitiamo di disperdere nell'ambiente i barattolini di plastica, nell'eventualità di una situazione in cui non viene effettuata la raccolta differenziata della plastica.

~ Con due barattoli di yogurt, potete creare della maracas o, comunque, un qualche strumento per produrre un suono. Unite insieme i due barattoli, facendo combaciare le aperture. Prima però riempiteli con fagioli secchi (o qualcos’altro di simile). Per unire i vasetti potete usare della colla. Decorateli e dipingeteli a piacere.

~ Vi piace decorare e dipingere con gli acquerelli? Potreste utilizzare i barattoli dello yogurt per pulire i pennelli, riempiendoli con dell’acqua, oppure come base per mescolare tra loro i diversi colori.

~ Pensando a Ostara, si potrebbero creare con un vasetto di yogurt ritagliato delle margherite da utilizzare come decorazione dell’altare.


Istruzioni per la costruzione delle margherite con i vasetti di yogurt:
1) Procuratevi 3 vasetti dello yogurt, possibilmente uno con fondo diverso dagli altri due, e con un punteruolo forate i vasetti sotto al bordo;
2)Ritagliate tutto attorno, prestando attenzione a non rovinare la parte sottostante al taglio;
3)Tagliate, con una forbice a lama lunga, tanti "petali" a distanza abbastanza regolare ma, come potete notare nella foto del segnaposto, tagliate ciascun vasetto con petali di diverse dimensioni e poi, possibilmente con forbici sagomate, arrotondate la punta di ogni petalo;
4)Rovesciate i vasetti e premeteli un po' in modo da allargare i petali;
5)Ritagliate un foro di 1cm. di diametro dal fondo del vasetto con i petali più larghi e inserite un po' di rete per alimenti (limoni) dopo averla arrotolata;
6)Tagliate la rete lasciandone sporgere 1/2 cm. e posizionate uno sull'altro i vasetti aperti, incollandoli tra loro;

BARATTOLI IN VETRO
~ Iniziamo dall’idea più semplice da realizzare. Vi basterà un set di barattoli in vetro di diverse dimensioni e altezza, delle candele di piccole dimensioni e, a vostro piacimento, qualche elemento decorativo da attaccare esternamente con la colla.
~ Le piante grasse si prestano magnificamente a questo esperimento di botanica da arredamento. Scegliete dei contenitori abbastanza grandi e create una base di sassolini. Aggiungete uno strato di terriccio misto a ghiaia e piantate i vostri baby cactus. Fate attenzione all’acqua. Non bagnate troppo altrimenti, il ristagno, rischierà di far morire le vostre amiche verdi.

~ Un’idea che richiede un poco più di applicazione sono i porta spezie metallici. Vi servirà un pannello metallico sul quale applicherete i vostri barattoli, delle calamite e tanti vasetti di vetro quanti ve ne serviranno per riempire la parete. Questa volta dovrete conservare anche il tappo dei barattoli, poiché in cima a questo applicherete la calamita, così da poter attaccare i barattoli contenenti le spezie sul pannello metallico.

BARATTOLI IN LATTA - CONFEZIONI DEL CAFFE'
Proviamo a vedere come riutilizzare i barattoli in latta che contenevano il caffè, una volta vuoti.

~ In pochissime mosse il barattolo in latta potrà diventare una mangiatoia per uccelli.
Prendere il barattolo di latta e dipingerlo a piacimento. Sarebbe opportuno avere a disposizione un barattolo con coperchio in plastica, in modo da tagliarlo a metà e chiudere così parzialmente l’ingresso della mangiatoia, senza rischiare che il cibo possa cadere. Il barattolo andrà posizionato in orizontale e  servirà poi semplicemente una corda che lo sorreggerà sul posto in cui deciderete di attaccarlo.

~ Con dei barattoli di latta potreste realizzare delle bellissime lanterne. 
Per le più semplici vi basterà procurarvi delle candeline, come le tea light,  un poco di sabbia e, ovviamente, il barattolo in latta.
Come prima cosa potreste dipingere il barattolo con i colori che più vi piacciono, in seguito dovrete fare tanti fori sul barattolo stesso, aiutatevi con qualcosa di appuntito come un chiodo.
I fori potranno ovviamente creare dei disegni, la decisione è vostra.
Sistemate la sabbia sul fondo del barattolo, coprendolo per almeno un centimetro, dopo di che posizionatevi sopra la candelina. La sabbia servirà per non rischiare che la candela si incolli per errore al barattolo e facilitandovi così il riutilizzo del barattolo stesso.
Aggiungendo semplicemente un filo di rame sulla parte superiore del barattolo, creerete una lanterna da appendere.
Queste sono le lanterne forse più semplici da realizzare, potreste poi farne con all’interno delle lampadine, ma ovviamente avrete bisogno di forare la parte inferiore della lanterna per far passare la lampadina e una presa della corrente abbastanza vicina da riuscire ad attaccare la vostra lampadina.


Le quantità di materiali e di idee che potrete inventare sono davvero infinite, come ad esempio questa collana creata con matite ormai inutilizzabili.
Basterà recuperare delle matite dei colori che preferiamo. Con un seghetto (o taglierino) tagliare la parte finale della matita per circa 7mm (ma ovviamente la lunghezza potete decirla voi in base al gusto personale). Una volta ottenuti tutti i pezzetti di pastello, forateli al centro con uno strumento appuntito che possa servire allo scopo e poi create la collana facendo passare tutti i pezzetti di matita in un filo di cotone o lana del colore che desiderate.

Eccovi la collana finita!


Le idee come dicevamo, sono davvero infinite, dalle più semplici (come queste elencate nel post) a vere e proprie creazioni articolate ma stupende. Se proverete ad utilizzare la fantasia, sono certa che vi verranno alla mente moltissime cose da realizzare ma, soprattutto, ogni volta che dovrete buttare via un vasetto di plastica, un vaso in vetro, un rotolo in carta, molto probabilmente deciderete di accantonarli in una scatola, pronti per un riciclo creativo!

Fonti: http://www.riciclo-creativo.com/
http://www.greenme.it/index.php/component/search/?Itemid=1&searchword=riciclo%20creativo&submit=Search&searchphrase=exact&ordering=newest