Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


lunedì 28 ottobre 2013

Samhain, festa celtica non festa del Diavolo!

Samhain è ormai alle porte, la festa più importante nel mondo pagano e quella più bersagliata dagli appartenenti di altre religioni (diciamo pure, dai cattolici). Come ogni anno, sono ormai giorni e settimane che si possono veder pubblicati sui social network stati e foto di ferventi cattolici con l’intento di boicottare Halloween, la festa che ad oggi vive ancora e che ovviamente è una rivisitazione moderna di Samhain. Ho pensato quindi di scrivere questo post sul mio blog, per ricordare a chi avrà voglia di soffermarsi e di leggere, le origini di Halloween e quindi le origini di Samhain, perché personalmente, da pagana, sono piuttosto stanca di vedere in giro messaggi dove si invoglia la gente a non mascherarsi per la notte del 31 Ottobre, poiché Halloween è una festa satanica e addirittura incitano a non soffermarsi nemmeno davanti alle vetrine di quei negozi che vendono articoli a tema poiché (letteralmente, da una foto trovata su Facebook) “Loro sono figli del maligno”. Di solito lascio correre ma credo invece che dovremmo agire di conseguenza, noi pagani dovremmo mettere foto e status su internet descrivendo quello che è realmente Samhain.
Mancando solo 3 giorni non mi viene possibile scrivere di mio pugno e dal nulla un articoletto ben fatto, per mancanza di tempo, così riutilizzo un vecchio articolo (non farina del mio sacco), che avevo salvato e stampato per il mio BOS.
Non ricordo quale fosse la fonte, probabilmente il blog o il sito di Sacerdotesse di Avalon, forse opera di Skayler, ma se qualcun altro riconoscesse questo articolo come suo, non me ne vogliate, sono passati tanti anni.
Vi lascio quindi all’articoletto sulle origini della festa, per poter condividere anche con chi non conosce questa ricorrenza pagana, quello che rappresenta, perché è importante per noi pagani che la nostra festa non venga denigrata con argomentazioni assolutamente false, perché siamo rispettosi e vorremmo che anche gli altri lo fossero nei nostri confronti e perché il nostro intento è, fra gli altri, quello della condivisione dell’Arte.

LA STORIA.
Samhain è il tempo in cui il semestre scuro comincia. E’ la fine del ciclo agricolo e della raccolta finale. Qualunque cosa lasciato nei campi dopo Samhain è proibito raccoglierlo, poiché ora appartiene agli spiriti della Natura. Nell’ antichità questo giorno corrispondeva all’ ultimo dell’ anno e quindi venivano terminate tutte le questioni in sospeso, veniva chiusa la stagione del pascolo, si concludevano tutti i commerci non finiti in estate, si saldavano i debiti ed i crediti.
E’ una delle due “notti degli spiriti”, l’ altra è Beltane. E’ quando il velo fra i mondi si assottiglia e la comunicazione fra noi e le anime erranti dei morti si fa più falcile. I fatati e gli spiriti sono particolarmente attivi in questa notte.
Si hanno le visioni e si trattengono gli auspici, si fanno divinazioni.
E’ l’ unico giorno in cui i messaggi ci raggiungono con facilità, ecco perché vengono eseguiti lavori di divinazione ed è consigliabile avere carta e penna per annotare tutto ciò che potremmo sentire, per non dimenticare o perdere nessuno di questi messaggi che talvolta sono talmente chiari da sentirli sussurrare all’ orecchio.
E’ egualmente uno dei tanti momenti di onorare e ospitare gli antenati morti.
Le preghiere e gli alimenti sono lasciati sui gradini della porto ed i portelli degli altari sono lasciati aperti, le sedie supplementari vengono messe fuori. I focolari sono più puliti ed i focolari domestici sono riaccesi da un falò comune sacro che è acceso

SAMHAIN CELTICO .
Insieme a Beltane, è questa la festa più importante. In queste due feste si pensava che le porte del Annwn (regno degli spiriti) e Sidhe (regno delle fate) fossero aperte.
A Samhain si celebrava il Capodanno celtico e poiché il freddo era dominio di Cailleach (regina dell’ Inverno), i rituali riguardavano il mondo dei morti, attraverso divinazioni e narrazioni di storie.
A Samhain ogni fuoco viene spento e riacceso solo il giorno successivo.
In verità non esistono testimonianze archeologiche o letterarie per poter affermare esattamente se Samhain indicasse solamente un periodo dell’ anno o fosse una divinità.
A favore della prima ipotesi vie è il fatto che esistevano altre divinità celtiche con un ruolo simile: per esempio per i Britanni il Dio della Morte era Gwynn ap Nudd, per i Gallesi Arawn, magli Irlandesi pare che non avessero tale divinità.
In questo giorno, spiriti e creature fatate invitano i mortali a trascorrere insieme un anno sulla collina delle delizie insieme a loro; in senso inverso agiscono i druidi, che scrivono messaggi per i defunti e li affidano al fuoco. Con il cibo e le bevande dell’ aldilà, vino, birra e idromele, si banchetta per tutta la durata della festa, che si svolge da un minimo di 3 giorni a un massimo di 6 settimane, fra riunioni, battaglie, profezie, incantesimi e sacrifici rituali, in onore del Dio della fertilità Dagda e della sua sposa Morrigham.
Una leggenda irlandese riferisce che tutte le persone morte l’ anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere per l’ anno venturo.
Così nei villaggi si spegneva ogni focolare per evitare gli spiriti maligni soggiornassero nel villaggio: il rito consisteva appunto nello spegnere il Fuoco Sacro sull’ altare e riaccendere il Nuovo Fuoco il mattino seguente. Questo simboleggiava l’ arrivo del Nuovo Anno. Quando il mattino giungeva, i Druidi portavano le ceneri ardenti del fuoco presso ogni famiglia che provvedeva a riaccendere il focolare domestico. Probabilmente la migliore spiegazione del motivo che spingeva i Celti a spegnere il fuoco non era quello di scoraggiare gli spiriti maligni, bensì questa usanza nasceva dal fatto che tutte le tribù celtiche dovevano riaccendere il fuoco da una sorgente comune, il Sacro Fuoco Druidico che era lasciato bruciare nel Mezzo dell’ Irlanda a Usinach.
Le bestie venivano radunate e rinchiuse in recinti per svernare Ciascun gruppo di famiglie (clan) si recava in un villaggio più piccolo e riparato per svernare. Il villaggio vero e proprio si separava, e si sarebbe riunito solo a Beltain. Il clima era sfavorevole a qualsiasi festa pubblica, e per di più nella notte di Samhain i morti e gli spiriti tornavano sulla terra. Nessuno osava avventurarsi fuori dalla propria abitazione. Non c'erano dunque rituali comunitari o feste gaudenti pubbliche (notturne) come invece spesso si è portati a credere. Solo i druidi si riunivano nelle antiche radure delle Selve Sacre o fra i megaliti sparsi lungo i ley, le linee in cui scorreva l'energia della Terra, e lì celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno.
Ma vi sono altre usanze di cui parlano fiabe e leggende.
La tradizione popolare riferisce che la notte di Samhain si praticavano dei riti divinatori che riguardavano previsione del tempo, matrimoni e la fortuna per l'anno venturo.
Vi erano due riti: quello dell'immersione delle mele e quello dello sbucciare la mela.
L'immersione delle mele era una divinazione per un matrimonio: la prima persona che mordeva una mela si sarebbe sposata l'anno seguente.
Sbucciare la mela era una divinazione sulla durata della vita. Più lungo era il pezzo di mela sbucciato senza romperlo, più lunga sarebbe stata la vita di chi la sbucciava.
In Scozia la notte di Samhain le persone seppellivano delle pietre nella terra e vengono ricoperte di cenere e vengono lasciate indisturbate. Al mattino se una pietra era stata smossa, significava che la persona che l'aveva seppellita sarebbe morta entro la fine dell'anno.
In Irlanda è tipico, in tutte le famiglie, preparare il cosiddetto colcannon, piatto tipico di questa ricorrenza. Il nome deriva dall'irlandese e significa "cavolo chiazzato": è una ricetta fatta con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nascondeva una moneta ed il fortunato che la trovava aveva il privilegio di poterla tenere.

Come accadde con gli elementi 'pagani' del cristianesimo, anche alcune feste celtiche passarono nella cultura cristiana. Dopo che i romani sottomisero i Celti di fatti, la Roma cattolica cercò di convertire i celti pagani in cattolici. Divenne però chiaro alla Chiesa che i Celti, nonostante la loro apparente sottomissione alla cultura cristiana, continuavano ad aderire testardamente ad alcuni elementi del loro vecchio credo.
Cosi', all'incirca nel settimo secolo A.C., la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, da maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali druidici del 31 ottobre. Non solo, la Chiesa assegnò anche dei nuovi significati cristiani a molti dei simboli residui associati al Samhain. Nel decimo secolo A.C., si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell'autunno. In questa giornata si onoravano tutti i morti, non solo i primi santi cristiani, rinforzando così l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti. Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio.

La chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, principe della beffa, che conduceva l'uomo verso l'adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, apparvero rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.


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venerdì 11 ottobre 2013

MWL Pagan Path - Il mio richiamo

Il mio richiamo.
 T3P
Ho dovuto pensare un po’ a questo nuovo punto perché non sapevo esattamente cosa e come trattare.
Poi ho pensato che la cosa più semplice è la migliore.
Il mio richiamo sono le devozioni, le preghiere ai miei dei. Non sono una persona che allestisce grandi rituali, sono sempre per le cose semplici e con pochi fronzoli ma è quello ciò che forse rende speciale le mie devozioni; Inizialmente facevo attenzione che fosse tutto preciso come magari avevo prefissato precedentemente al rituale, poi invece ho cominciato a comportarmi in maniera più spontanea, a non programmare ma a sentire, aspettare di capire quando era il momento giusto.
Ora sono riuscita ad instaurare un rapporto molto profondo con i miei dei e quando ho la necessità di fare qualcosa, di celebrare per una qualche motivazione, riesco a cogliere il momento opportuno e il risultato è che sono sempre poi molto soddisfatta del risultato.

E’ un concetto forse difficile da spiegare a parole, è più che altro sentito. 

MWL - Attività ⑩ - Pantheon Tag

 PANTHEON TAG
Anubis: Come ti senti riguardo la morte ? La morte spaventa tutti, nonostante le teorie e le credenze, quando ci ritroviamo a doverla affrontare in prima persona, ogni cosa finisce al secondo posto. Io credo nella reincarnazione, ma non in una reincarnazione eterna, cioè non credo che l'anima si reincarni in eterno in altri corpi, in altre vite; penso piuttosto che il compito di ogni anima (o spirito) sia quella di raggiungere la perfezione, attraverso le esperienze che vivrà in ogni vita. La tradizione che mi appartiene, mi porta anche a credere nell'esistenza di un luogo, il Vallhalla, dove i guerrieri più valorosi venivano richiamati ad Odino dopo la morte. Al giorno d'oggi non ci sono forse guerrieri, ma credo che le persone che durante tutta la loro esistenza hanno tenuto un certo comportamento, una certa dedizione, possano venir richiamati ad Odino nel Vallhalla. Inoltre un'altra credenza che ritengo piuttosto veritiera è quella che quando le anime hanno raggiunto la perfezione attraverso le reincarnazione, esse si fermano, essendo complete e vengono elevate a svolgere altri compiti, più importanti e più onorevoli forse: quelli di guida spirituale.

Atu m: Quali sono le tue più grandi imperfezioni? Due mie grandi imperfezioni che hanno anche influenza sul mio essere strega, sono la pigrizia e l'autocritica. La pigrizia è un lato che spesso mi caratterizza, non tanto nella vita di tutti i giorni, ma mi coglie a periodi. Capita che per periodi anche abbastanza lunghi (che possono essere da un minimo di un mese ad un massimo di - fino ad ora - 3 o 4 mesi), mi senta investita da una sorta di dolce far niente che mi porta a non aver voglia di leggere, studiare, praticare, ritualizzare.. qualsiasi cosa. Ma conoscendomi preferisco non forzarmi ma lasciar correre ed aspettare momenti migliori. L'autocritica può essere sia positiva che negativa, è un'arma a doppio taglio. Talvolta ritengo, oggettivamente però di essere troppo critica e pignola nei miei confronti, tanto da demoralizzarmi da sola perchè qualcosa non mi è riuscito come avevo immaginato.

Bastet: Hai un famiglio? La risposta sarebbe teoricamente no, ma dico solo teoricamente perché è da pochissimo arrivato in casa un micino di appena 1 mese e mezzo. Non posso ancora dargli il titolo di famiglio, ma quando sono in sua presenza riesco ad essere particolarmente calma, ha sicuramente molti influssi benefici sulla mia psiche.
  
Hathor: Cosa ti porta gioia? La ritualizzazione. Lo spegnere le luce, accendere un incenso, una candela, chiudere gli occhi, respirare piano, concentrarmi, visualizzare, sentire, percepire. E' forse la cosa che mi riesce meglio, ho una certa sensibilità per accorgermi dei momenti migliori, quei momenti in cui sono forse più ricettiva e più aperta al contatto col divino. Sentire la sua presenza è una cosa che lascia sempre stupendamente meravigliati.
  
Horus: Qual è una cosa che hai avuto dopo aver "combattuto"? La divinità che ad oggi è il mio punto di riferimento. Mi sono sentita chiamata ma poi mi sono sentita abbandonata. Ho dovuto dar tutta me stessa per riuscire a farmi accettare, guardare, ascoltare. E' stato un mettermi alla prova, non è stato semplice ma a quanto pare ho vinto questa sfida.
  
Osiris: Credi nel mondo sotterraneo? Credo alla cosmologia come rappresentata dalla tradizione nordica. Credo nel regno di Hel ma credo anche in ognuno degli altri 9 mondi.
  
Ra: Senti di avere grandi responsabilità o prestare importanza per una determinata cosa? Le responsabilità sono sempre tante, probabilmente noi che ci siamo approcciati a questo tipo di religione e di pratiche ne siamo più consapevoli. Al momento presto importanza solo ad un determinato cammino, il mio oggi è estremamente specifico, mi sto dedicando ad uno specifico argomento e mi va bene così.
  
Thoth: Quanto scrivi e Quanto leggi. Scrivere non scrivo molto, il momento in cui scrivo di più è quando studio e prendo appunto (ma non per tutto prendo appunti, dipende dalla materia). Leggo, cerco di leggere moltisismo, il mio tempo a disposizione una volta che termina la giornata lavorativa è poco, ma gran parte di quel poco lo dedico allo studio e alle letture pagane.

Arawn: Qual è la cosa/esperienza più terrificante che hai fatto/avuto? Terrificante? Non lo so. Non mi sono mai messa nei guai, per così dire, con attività pericolose, sono sempre molto prudente. Al di fuori di questo, non saprei cosa descrivere che corrisponda al criterio terrificante. Anche quando, negli anni passati, ho compiuto alcune pratiche che ad oggi ho preferito lasciare, come le sedute spiritiche, non sono mai incappata in situazioni spiacevoli o eccessivamente particolari da non saper gestire. Sono stata evidentemente fortunata, almeno fino ad ora. Forse i momenti più terrificanti per me sono stati quelli in cui credevo di non farcela, dove mi sentivo franare la terra sotto i piedi perchè ritenevo di non riuscire in ciò che volevo. Sentivo di fallire nei miei obiettivi da strega, era la cosa che più mi demoralizzava. E' stato un periodo di tanto tempo fa, ho saputo affrontarlo e superarlo.
  
Bran: Fonte di maggiore soddisfazione personale. Come già dicevo, la ritualizzazione. Sembra banale ma è proprio quello. Sono particolarmente sensibile e ricettiva e riesco a cogliere sempre il momento giusto per celebrare. Non sono mai stata abile con i lavori di creatività manuale, nemmeno nel preparare incantesimi particolari o a fare altre attività. Mi ritrovo in questo.
  
Brighid: Parlaci del tuo rapporto con il dio. Il rapporto col divino è stato una ricerca continua, un volersi sentir accettati e il non trovare una risposta. Ho avuto un primo periodo, appena mi ero accostata al paganesimo, dove davo maggior importanza alla Dea, avevo instaurato una mia triplice che veneravo con molta dedizione. Sono passati alcuni anni prima di sentire la necessità di riequilibrare la situazione, e per diverso tempo non sapevo a chi appellarmi, a chi rivolgermi ed ho avuto un periodo un po' confuso dove mi sono ributtata a capofitto nei libri per trovare risposta. Dopo questo periodo un po' burrascoso ho trovato risposta e sono finalmente riuscita ad indirizzarmi verso un pantheon specifico e verso una divinità specifica: Odino. per quanto riguarda la Dea, non ho ancora avuto una vera e propria chiamata, ho diverse dee a cui mi sento in qualche modo legata ma non è un vero rapporto, non le sento come posso sentire la divinità maschile. Attendo con ansia di avere anche una sua rivelazione.
  
Cernunnos: Qual è il tuo animale preferito/totem/ animale con cui lavori? Il mio totem per eccellenza è il lupo, fa parte della mia anima, della mia persona e del mio essere strega. E’ presente ovunque attorno a me e spesso mi ha aiutato quando avevo bisogno. Sono poi molto legata ad un altro animale che è della stessa famiglia del lupo, il coyote, uno fra i miei totem di nascita secondo la tradizione pellerossa. E’ una scoperta abbastanza nuova, ma è stato assolutamente un incontro alla “colpo di fulmine”
  
Danu: Qual è il rapporto con la dea? Il mio rapporto con la Dea è sempre stato molto forte, è stata la parte del divino che ho sentito da subito molto vicina. Da quando però seguo la tradizione nordica, ho avuto modo di concentrarmi anche molto sulla parte maschile della divinità mettendo, ahimè, lo ammetto con rammarico, in secondo piano la Dea. Però sento che in questo momento va bene così, ci sarà il momento in cui tornerà il giusto equilibrio.
  
Morrigan: Cosa pensi che succeda quando moriamo? Penso che qualsiasi essere vivente dopo la morte si reincarni. Penso che l'anima quando si reincarna in un'altra vita lo faccia con uno scopo, cioè quello di migliorarsi, di darsi la possibilità di divenire sempre più perfetta, imparando dagli errori commessi.
  
Olwen: Qual è il tuo fiore preferito? E' sempre stato l'Anthurium, un rimando alla mia nonna morta la quale amava questo fiore. Da pochissimo però ho scoperto (in prima persona) un nuovo fiore che ha ottenuto il merito di diventare primo: la Stella Alpina. La mia passione per la montagna mi lega inesorabilmente a questo fiore.
  
Rhiannon: Sei mai stato tradito da una consorella o confratello, gruppo o congrega? No per il semplice fatto che sono sempre stata una solitaria. Non ho mai avuto una congrega, solo da circa un anno ho un gruppo di persone alla quale mi sento molto legata, sia a livello di amicizia sia a livello di sorellanza tra streghe, ma sono lontane, le sento ma non le vedo praticamente mai. spero che il nostro rapporto rimanga sempre così bello, anzi, che migliori col tempo.
  
Bragi: Che tipo di musica ascolti durante i rituali? Spesso non ascolto musica, quasi sempre, preferisco il silenzio assoluto (con come unico suono eventuali animali che al di fuori della casa cinguettano e fanno versetti). Mi capita di mettere musica di sottofondo solo quando vi sono altri rumori in giro, rumori di persone, a questo punto preferisco la musica. Generalmente scelgo ritmi che richiamano la musica celtica oppure scozzese o ancora melodie tribali un po' come quelle del musicista Evya.

Freya: La cosa più bella che hai fatto o provato: Ogni celebrazione mi fa sentire bene e mi fa provare emozioni bellissime, ma ricordo la prima. Era Mabon (già di per se questa è una delle mie feste preferite) di qualche anno fa e ricordo che tutto venne in maniera molto spontanea. Presi poche cose, candele, incenso, qualche oggetto simbolo dell’autunno, foglie, frutta secca e qualcos’altro.
E’ stata una celebrazione molto semplice ma che ricordo ancora come fosse ieri.
  
Freyr: Hai dei figli d'arte? (insegni sei a capo di un gruppo ecc..) No
  
Hœnir: Sei una persona silenziosa o loquace nei confronti di altri pagani? Sono loquace, ma perché lo sono io di natura. Generalmente quando ricevo messaggi di richieste di spiegazioni magari da parte di persone che si stanno avvicinando per la prima volta al paganesimo, cerco sempre di rispondere per il meglio e di rispondere sempre (tranne quando ti vengono sottoposte domande veramente assurde!). Per quanto riguarda invece essere loquace ma su situazioni mie personali, esperienze ed altro, le racconto ma solo alle persone fidate.

Iounn: Da quanti anni pratichi? Sono circa 6 anni. Lo studio è cominciato quando ero agli inizi delle scuole superiori, grossomodo, ma non è stato sempre continuo. La pratica è arrivata invece nel 2007, col primo rituale a Mabon.
  
Loki: Qual è l'incantesimo migliore che hai fatto su/per qualcuno? Ho fatto veramente pochissimi incantesimi per altre persone. Spesso prego e chiedo aiuto quando persone a me vicine hanno esami importanti, prove di lavoro o cose di questo tipo, ma non li definisco incantesimi. Uno di quelli però che ritengo sia riuscito meglio, è stato un sacchetto protettivo per la fertilità ad un'amica che stava provando in quel periodo a rimanere incinta ma con grandi problemi. Era stato preparato con una cura meticolosa, avevo trovato tutti gli ingredienti che avrei voluto usare, avevo trasmesso le giuste energie, insomma, era andato tutto bene. (PS. ora la mia amica ha un bimbo di 1 anno e mezzo, merito mio o suo, sta di fatto che ne ero rimasta soddisfatta)
  
Odin: Qual' è la tua famiglia? (pantheon/ tradizione/ congrega/) Seguo la tradizione nordica, mi piacerebbe definirmi un Etena ma non so mai se sentirmi all'altezza. Il mio pantheon di riferimento è quello nordico.
  
Thor: Ti consideri abbastanza potente? Credo che chiunque può essere molto potente, bisogna imparare a capirsi, a conoscersi, a trovare le proprie qualità migliorare e saperle sfruttare sempre al meglio. Penso che  occorre imparare a seguire il proprio istinto, a sapersi ascoltare. Tutto questo rende potenti.
  
Albero: Come sei arrivato qui? Come pensi di procedere? Sono arrivata a questo punto grazie a anni di studio, pratica, esperienze vissute, un po' di coraggio e qualche "richiamo". Dove voglio andare? Voglio continuare dritta, in linea retta seguendo questa strada che ho finalmente trovato, migliorandomi sempre, conoscendo sempre più nozioni, avvicinandomi sempre più agli Dei.
  
Afrodite: Cosa pensi di te stesso come pagano/strega/praticante? Penso che potrei sempre fare meglio ma sono soddisfatta di me stessa in quanto strega. Ho sempre seguito il mio cuore, il mio istinto, la mia curiosità, non ho mai copiato dalle altre persone, non ho mai pensato di prendere scorciatoie per arrivare prima a una qualche meta, la fatica non mi ha mai fatto paura, ho sempre affrontato ogni ostacolo con la giusta grinta e la giusta forza. Sento che gli Dei sono fieri di me, quando non è stato così me ne sono accorta, mi hanno indirizzato (non sempre con il migliore dei modi, non accompagnandomi tenendomi la manina, per intenderci) verso la strada giusta che stavo perdendo.
  
Ares: Sei una persona che si arrabbia facilmente e usi la magia a seguito di questo? Mi arrabbio facilmente ma non uso la magia a seguito di questo. Al massimo maledico a voce qualcuno ogni tanto ;)
  
Athena: In quale "arte" ti consideri migliore?( divinazione/meditazione/lavoro con lo spirito ecc..)  Nella divinazione me la cavo egregiamente, secondo il mio punto di vista, soprattutto con il mio pendolo prediletto in ametista con il quale lavoro che è una meraviglia. Ritengo anche di aver un buon rapporto con le mie (ultime) rune, che utilizzo sia per scopi divinatori che per molto altro. Il contatto con gli spiriti o con altri mondi invece non è mai stato il mio forte.. mi sento come bloccata, forse con un po' di tempo e pratica le cose miglioreranno.
  
Apollo: Suoni qualche strumento? No, so ancora suonare il flauto dolce dalle scuole medie, ma sono anni che non lo suono.
  
Dioniso: Libagioni preferite come offerta e banchetto? Vino, rosso, preferibilmente forte, grappe di vario genere, specialmente quelle alle erbe, tabacco, alcuni tipi di formaggi. Di solito uso queste cose come offerte. Per il banchetto che consumo anche io durante i rituali, scelgo sempre qualcosa che sia tipico della festa che vado a celebrare (o del periodo)
  Ade: Hai una cattiva reputazione o l'hai avuta? Non credo, spero di no!!
  
Ecate: Avete mai cercato di comunicare con i morti? Si, quando ero alle scuole superiori con una compagna esperta nel settore, ho fatto alcune volte delle sedute spiritiche. Non è mai successo nulla di brutto o comunque di strano, però è comunque una pratica che ho abbandonato, penso forse che i morti è meglio non chiamarli in questo modo, se ho bisogno di un consiglio da loro li prego, offrendogli qualcosa sperando che mi diano una qualche risposta.
  
Hermes: Mezzi di comunicazione con gli altri regni? Ho svolto delle meditazioni incentrate sul viaggio fra i mondi, ma sono ancora molto, ma molto acerba. Momentaneamente non sto provando nient'altro poiché mi sto incentrando su altre questioni.

Poseidon: Gestione delle emozioni nell'ambito delle esperienze spirituali? (pauara/frustrazione/ fallimento/gioia ecc...) Il fallimento è forse l'emozione che più ho provato nel corso degli anni. Spesso non mi sentivo all'altezza, sentivo che niente andava per il verso giusto, diverse volte ho avuto l'impulso di mollare ed è capitato che mi arrendessi allo sconforto anche per mesi interi, ma poi sono sempre riuscita a rimboccarmi le maniche, darmi una scrollata e riprendere. La paura penso di non averla mai provata, sono una persona coraggiosa in queste cose. L'eccitazione certo, tanta, sempre.
  
Zeus: Sei una persona sicura? Lo sono diventata col tempo, ma più che altro grazie a esperienze al di fuori del campo magico. Prima ero una persona estremamente insicura ma ora ho trovato un giusto equilibrio: autostima quanto basta per sentirsi sicuri di se stessi senza però diventare incoscienti per la troppa tranquillità.
  
Giove: cosa pensano gli altri di te? fai paura o sei una persona abbastanza "accessibile"? Dovreste chiederlo agli altri! XD Io mi reputo accessibile, ma mi rendo conto di poter passare per scontrosa, anche senza volerlo. Spero di non dare questa impressione a coloro i quali mi vengono a chiedere informazioni, penso di rispondere sempre a chi mi chiede qualcosa con la giusta pazienza nonostante magari basterebbe rivolgere la stessa domanda a Google, per questo credo di poter rientrare nella categoria dell' "accessibile".
  
Plutone: Esperienze extracorporee ( trance/meditazione/ sogni/ sogni lucidi/astrale) Non sono un'esperta nemmeno nel campo delle meditazioni, generalmente il modo più accessibile per me per entrare in contatto con spiriti o simili sono i sogni. Anche con il divino, spesso riesco a "comunicare" (più che altro a recepire messaggi e risposte) tramite i sogni.
  
Apollo & Dianna: Preferisci praticare durante il giorno o di notte? Preferisco durante il giorno, non sono una nottambula neanche per ritualizzare, ma mi è capitato di praticare di notte perché di giorno non avevo la possibilità
  
Marte: Vi siete mai vendicati usando la magia? No
  
Minerva: Dai generalmente buoni consigli? Credo di si, dico quello che penso, anche per i consigli. Purtroppo troppe persone vogliono sentirsi dire non quella che pensano gli altri ma quello che pensano loro, in questo caso la tua risposta non sarà buona, per loro.
  
Proserpina: Vi siete mai sentiti in trappola o vittime di qualcuno? (malocchio/attacchi psichici ecc..) Fortunatamente no
  
Pluto: Lavoro preferito. Mi piace avere a che fare con le rune, interrogarle per avere risposte, per chiedere chiarimenti, consigli e tanto altro. Quando le prendo in mano sento subito la loro energia. Le utilizzo di solito insieme ad un pendolo, quello alla quale più solo legata, li uso insieme perché sento che funzionano molto bene, insieme.
  
Venere: La delusione più grande. Di delusioni ve ne sono tantissime durante il cammino di ricerca spirituale, è una cosa che vorrei far capire ai “nuovi”, non arrendersi e non abbattersi alle delusioni perché ci sono e ci saranno sempre (come nella vita, d’altronde). Bisogna sempre considerarli come delle sfide da affrontare.
  
Vesta: Ti piace praticare in casa o esci appena puoi? Mi piace praticare in casa perché è un po’ il mio posto speciale, ci sono abituata ormai quindi mi è famigliare. Ovviamente praticare all’aria aperta è bello, qualche volta sono riuscita a farlo in giardino, quando ero a casa da sola, ma proprio fuori da tutto no.

  
Morpheus: Rapporto con il mondo dei sogni. Per me i sogni sono il tramite migliore per ricevere risposte e segnali da spiriti, antenati ma anche divinità.

giovedì 3 ottobre 2013

Sorelle

"In un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere the ghiacciato. 
Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle responsabilità e degli obblighi dell'età adulta la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di ghiaccio nel bicchiere e lanciò un'occhiata serena e intensa alla figlia: -non dimenticare le tue Sorelle! - raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di the sul fondo di vetro, -esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai, non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai avere. Nella vita avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di viaggiare con loro ogni tanto, ricordati di fare delle cose con loro, ricordati che "Sorelle" significa tutte le donne. Le tue amiche, le tue figlie e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno- .
-Ma che strano consiglio- pensò la giovane donna. - Non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi! - . 
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed ebbe sempre più "Sorelle" ogni anno che passava. Un anno dopo l'altro venne gradualmente a capire che sua madre sapeva molto bene di cosa stava parlando. Stava parlando di come, mentre il tempo e la natura operano i loro cambiamenti e i loro misteri sulla vita di una donna, le sorelle sono il suo sostegno. 

Dopo più di cinquanta anni vissuti in questo mondo, questo è tutto ciò che ha imparato. È tutto qui. 
Il tempo passa, la vita avviene, le distanze separano, i bambini crescono, i lavori vanno e vengono, l'amore scolorisce o svanisce, gli uomini non fanno ciò che speriamo, i cuori si spezzano, i genitori muoiono, i colleghi dimenticano i favori, le carriere finiscono, ma le Sorelle sono là! Non importa quanto tempo e quante miglia ci siano fra voi, un'amica non è mai così lontana da non poter essere raggiunta. Quando dovrai camminare per quella valle solitaria - e dovrai camminare da sola - le donne della tua vita saranno sull'orlo della valle, incoraggiandoti, pregando per te, temendo per te, intervenendo a tuo favore ed tendendoti con le braccia aperte all'estremità della valle. A volte, infrangeranno persino le regole e cammineranno al tuo fianco o entreranno e ti strapperanno da lì. 
Amiche, figlie, nuore, sorelle, cognate, madri, nonne, zie, nipoti, cugine e famiglia estesa, tutte benedicono la tua vita! Il mondo non sarebbe lo stesso senza donne. 

Quando abbiamo cominciato questa avventura denominata femminilità non avevamo idea delle gioie o dei dispiaceri incredibili che avremmo avuto davanti, né sapevamo quanto avremmo avuto bisogno le une delle altre. 
Ogni giorno, ne abbiamo ancora bisogno."



(Anonimo)