Ieri sera ho provato una regressione guidata, tramite un
video del famoso esperto in materia, Brian Weiss. E’ stata per me la prima
volta ma ne sono rimasta piacevolmente colpita. La voce della guida era
estremamente tranquilla, invitava a rilassarsi, ad aprire la mente. La prima
fase consisteva nel farti arrivare ad uno stato di rilassamento profondo, la
condizione adatta per permettere alla mente di viaggiare. Dopo di che la guida
mi ha condotto su di una scalinata, lunga, che portava verso il basso, verso un
ampio giardino con piante, grandi alberi, fiori, panchine in legno. Non vi era
nessun’ altro oltre a me.
Ho scelto un luogo per fermarmi, sedendomi all’ ombra sotto
una pianta, con la schiena poggiata contro il suo tronco. A quel punto, raggiunto un profondo stato di
rilassamento, la guida mi ha invitato a lasciare libera la mente, a regredire
fino alla mia stessa infanzia, a cercare un ricordo e soffermarmi su esso. Mi
sono ritrovata al parco, all’ inizio era come se osservavo la scena dall’
altro, vedevo le statue dei due cani, quelle sulle quali mi arrampicavo. Le
vedevo con gli occhi di oggi, ma mi avvicinavo sempre più fino a che non mi
sono ritrovata dentro il ricordo. Le statue ora erano grandi, imponenti, non
riuscivo a raggiungere la cima: le stavo guardando gli occhi di una bambina.
Il ricordo è andato scemando ed io sono tornata nel
giardino. Il secondo ricordo che la guida mi ha fatto pensare era invece più
vecchio, un ricordo che non pensavo nemmeno di poter ricordare. E’ affiorato
improvvisamente nella mente, a dire il vero non so neppure se questo era un
vero ricordo o solo una fantasia.. certamente, se mi è tornato alla mente, un
motivo ci sarà stato. Mi sono vista piccina, nel salotto della vecchia casa.
Gattonavo, ma ad un certo punto mi sono tirata su ed ho mosso qualche passo
verso il divano, dove c’era mia mamma. Mia sorella era in un angolo, che mi
osservava in silenzio.
Il ricordo si è fermato li e sono tornata poi nel giardino.
Seguendo sempre la voce guida, mi sono alzata e mi sono
avvicinata ad uno specchio posto poco distante da me. Ho guardato all’ interno
ed ho visto tanti altri specchi riflessi al suo interno. In ogni specchio vi
era una immagine differente. La guida mi stava spiegando che ognuna di quelle
immagini rappresentava una mia diversa vita, in un altro spazio, in un altro
tempo. La mia mente è stata catturata da un solo riflesso, tanto che gli altri
non sono riuscita a visualizzarli. In quello specchio ho visto una giovane
donna pellerossa. Mi sono avvicinata allo specchio tanto da toccarlo e a quel
punto, mi sono ritrovata al suo interno. La prima cosa che ho fatto è stata
guardarmi, io ero dentro la scena, ero quella diversa persona. Mi sono guardata
i piedi, indossavo calzari di pelle, o cuoio stringati, piuttosto grezzi, ma
comodi. Mi sono guardata le mani e le braccia, il colore della pelle era
diverso dal mio solito, più scuro. Gli abiti che portavo erano sempre fatti di
pelli e cuoio, leggeri, poiché in quel luogo faceva piuttosto caldo.
Dopo di che mi sono guardata attorno, intorno a me c’era
probabilmente un piccolo villaggio, attorno vi era qualche capanna, qua e la.
All’ inizio non avevo notato la presenza di altre persone, poi però mi sono
accorta di non essere sola. Un’ altra giovane donna mi sorrideva, e mentre
avanzano nel sentiero che avevo di fronte un’ altra donna con in braccio un
bimbo molto piccolo si avvicinava a me. Aveva lo sguardo triste, mi parlava, ma
io non sentivo nulla. Dal suo atteggiamento credo però che mi stesse chiedendo
aiuto, penso per il bimbo che aveva in braccia. Il ricordo termina qua, dopo di
che mi sono trovata nuovamente nel giardino, lo specchio non c’era più.
Poco dopo, mi sono risvegliata nel mio corpo attuale.
E’ stata un’ esperienza fantastica, ora mi chiedo però come
riuscire a saperne di più, dov’ero? Quando? Chi ero? Condurrò sicuramente
ricerche, ma mi piacerebbe trovare il modo di chiedere di più, di sapere di
più…
Per ora, ricercherò!
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