Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


lunedì 20 agosto 2012

Modern Witch Lauge - Tell the owl 6 - Strumenti d'Arte

Modern Witch Lague - Progetto Tell The Owl - Argomento 6 - Strumenti d'Arte


Gufetto leggero questo mese.. avrà caldo anche lui!

Strumenti, ho cambiato radicalmente la mia opinione su di loro man mano che la mia esperienza è aumentata.
Quando ero agli inizi (proprio inizi inizi), ho sofferto della classica smania dei neofiti di avere qualsiasi tipo di strumento (meglio se tutti elaborati con disegni e ricami)pensando altrimenti che la mia pratica non sarebbe stata “completa”.
E’ difficile però comprare strumenti appositamente fatti per fare magia, e quando si trovano sono carissimi e non sempre rispecchiano i propri canoni estetici (e pratici).
Con il tempo ho imparato invece a dare il giusto peso agli strumenti materiale, ho capito che non sono essenziale al fine della pratica e, soprattutto, meglio aspettare di avere l’ispirazione o di trovare la cosa giusta piuttosto che fare di tutto per averla subito, indipendentemente da come la si trova.
Soprattutto ho imparato il valore delle cose vecchie, del loro legame affettivo, ho imparato il valore delle cose fatte a mano, non perfette ma migliori di quelle comprate (a volte).
Alcuni degli strumenti che avevo durante il primo anno di pratica ora non ce l’ho nemmeno più, poiché sono stati acquistati solo perché li volevo avere, ma non mi davano nulla e non mi servivano nemmeno.

Gli strumenti che oggi ho ed utilizzo non sono moltissimi. Ve li elenco:

La bacchetta. La metto per prima poiché è stata la prima creazione fatta a mano da me ed uno dei primi strumenti creati che ho ancora oggi.
La bacchetta non la uso propriamente sempre, anzi, la uso a dire il vero poco. La tengo sempre sul mio altare, la tengo vicina durante i rituali poiché mi infonde energia ma non la uso nel senso che si penserebbe.
E’ fatta con un ramoscelli di fico, una pianta che avevo nel mio giardino (purtroppo non c’è più, è stata abbattuta e ne ho sofferto molto) e col quale avevo instaurato un rapporto profondo.
Quando è arrivato il momento ne ho prelevato un rametto, lungo più o meno 15 cm (un po’ meno che più).
L’ho decorato con un panno che va a formare una sorta di impugnatura, marrone.
L’ho decorato con un panno che va a formare una sorta di impugnatura, marrone ed una ametista legata con del filo lilla.
Riconosco che il risultato non è eccezionale ma ne sono affezionata, oltre tutto non sento la necessità di cambiarla, quella mi va benissimo.

Passiamo ad un altro strumento.. l’ incensiere.
Non posso dire molto su questo strumento poiché io uso l’incenso in bastoncini e quindi ho un normalissimo porta incensi in legno di quelli con coperchio che possono chiudersi. L’ ho acquistato qualche anno fa, mi piace molto e da allora non l’ho mai cambiato. Quello che ho sull’altare lo uso solo durante i rituali o incantesimi vari, se voglio accendere dell’incenso in camera indipendentemente da pratiche varie, ne uso un altro. Quello da rituale lo uso anche quando medito. Diciamo che l’altro è per tutto ciò che non concerne pratiche magiche.

Le candele. Io amo le candele, mi piacciono, mi piace l’atmosfera che infondono, il calore, il profumo.
Usavo candele già prima di praticare magia e quindi sono state una delle prime cose che ho acquistato in grande quantità.
Ne ho di ogni colore, pressappoco, tutte più o meno uguali. Ne ho anche una argento ed una oro che uso per simboleggiare nei rituali Dea e Dio. Ho poi delle piccole tea lights che uso nei modi più disparanti: per segnare le 4 direzioni, nel calderone per bruciare qualcosa (carta con pensierini, erbe, nastrini..), come candele da lasciar consumare in alcuni rituali (dove è previsto che la candela non venga spenta) ed altro.
Ho poi una candela più grande che uso per Odino (che tengo sull’altare di Odino, appunto) e che accendo solo durante le dedicazioni a lui.
Mi capita di incidere candele o cospargerle con oli per diversi scopi.

Calderone. Il calderone non lo uso molto a dire il vero. Più che altro lo tengo sull’altare durante i rituali a livello simbolico. Inoltre, il mio calderone è piccino piccino.
Spesso gli metto dentro una candelina e ci brucio dentro qualcosa (se occorre), altre volte lo riempio con acqua, dipende un po’ da quello che richiede la celebrazione, ad esempio, del sabba o del rituale che vado a fare. Per molto tempo non ho avuto un calderone vero e proprio. Usavo pentolini che avevo rubato dalla cucina, anche se sapevo che non sarebbero stati definitivi. Nemmeno questo credo che lo sia.

Ciotola delle offerte. La metto appena dopo il calderone poiché prima usavo il calderone anche come ciotola delle offerte, poi ne ho creata una.
E’ di legno e l’ho dipinta sulla base di viola, ed anche all’interno. All’interno poi ho anche disegnato i raggi della Ruota dell’anno.
E’ stata una delle altre poche cose create a mano da me, ma il risultato di questa mi soddisfa decisamente di più rispetto alla bacchetta.
In questa ciotolina metto diverse cose come offerta agli dei durante i rituali (il cosa varia dal rituale o, più che altro, dalla stagione). A volte lascio la ciotolina con dentro offerte anche quando non faccio rituali. L’unica cosa che non metto li dentro è acqua, poiché essendo di legno temo si rovini.. se devo mettere dell’acqua uso il calderone.

Bolline. Non ho un’ athame, ho solo un bolline che è un coltello che arriva da casa di mia nonna. Lo uso solo per tagliare materialmente oggetti durante i rituali oppure per prelevare parti di piante per i rituali.

Pentacolo. Ho 2 pentacoli da altare. Uno l’ho disegnato io, l’altro è comprato. Il primo è quello che c’è anche da più tempo. L’ho disegnato sopra ad un pezzo di legno rotondo e poi l’ho pitturato in grigio e viola (sono fissata col viola, lo so). All’interno del pentacolo ho disegnato dei simboli che richiamano i 4 elementi e all’interno ho disegnato un Tao. Per me il Tao è un simbolo molto importante, poiché rappresenta l’equilibrio e per me equilibrio significa equilibrio tra corpo e mente, equilibrio tra me e la natura, equilibrio in senso di pace e tranquillità. Facendo Tai Chi è normale che mi sia tanto a cuore questo simbolo. Il disegno generale di questo pentacolo non è originale, ammetto di aver preso spunto da un pentacolo visto passare in internet.
Il secondo pentacolo invece l’ho comprato in un negozio di Torino, mi era piaciuto così ho deciso di acquistarlo. Ora uso questo pentacolo come pentacolo base per l’altare da tenere al centro durante i rituali e l’altro pentacolo lo uso per simboleggiare l’equilibrio tra gli elementi presenti durante i rituali. Capita a volte che non li uso durante alcuni rituali, o ne uso solo uno, dipende da come mi va.

Calice. Ho un calice, ma non mi piace. Non l’ho acquistato, l’avevo già da prima (era di mia nonna). Lo uso solo ed esclusivamente se banchetto dopo un rituale per bere.

Rosario runico. Arriviamo alle cose un po’ più strane. Ho costruito poco tempo fa un rosario runico per meditare e pregare Odino. Lo sto usando poco a dire il vero, devo ancora decidere esattamente come usarlo, in quale modo e con quale scopo. C’è tempo.
L’ho fatto con perline di colori diversi che simboleggiano cose diverse. Le 4 palline più grandi simboleggiano i 4 aspetti principali di Odino (guerriero, viaggiatore, Dio della poesia e Dio della magia), le 9 palline (nere, grigie, azzurre) simboleggiano i 9 mondi e le 21 perline di uguale colore simboleggiano le rune.

Libro delle ombre. Ovviamente c'è il mio libro delle ombre. E' racchiuso da un quadernone ad anelli momentaneamente viola, prima ne avevo un altro blu e più grande, penso che a breve rifarò cambio.

Pietre. Le mie pietre sono altri strumenti per me. non ne ho tantissime, ma ho quelle che per ora uso. Vado molto fiera anche del mio contenitore che ho comprato pochissimo tempo fa, uno scrigno in legno.. dove le avevo prima non ci stavano più.

Tamburo. Ho anche un tamburo, ce l'ho da molti anni ma non l'avevo mai utilizzato. Ora sto cominciando a rapportarmi con esso invece per le meditazioni e per i viaggi verso altri mondi. il suono ripetuto del tamburo mi aiuta a staccare la mente e a prepararmi a viaggiare. Lo uso da poco ma già lo adoro!

Altri strumenti. Poi vi sono altri strumenti, “naturali”, che mi capita (o mi capiterà) di utilizzare in situazioni diverse. Ad esempio delle pigne, che ho raccolto in montagna e che utilizzerò per i sabba invernali o per simboleggiare il Dio. Delle conchiglie, che utilizzo per celebrare la Dea o per altre simbologie, delle piume, che non so come potrò impiegare ma troverò qualcosa, le pietre, che sono pur sempre strumenti che utilizzo come canale di energie durante i rituali.

Direi che sono questi, più o meno gli strumenti che utilizzo. Ci sono poi gli strumenti divinatori ma non li nomino poiché l’ho fatto nello scorso argomento, l’unica cosa che aggiungo, perché non l’ho detto allora, è che ho un nuovo strumento divinatorio: le Carte divinatorie degli indiani d’america. Non posso spiegare qualcosa a riguardo poiché non so ancora come funzionano.

Altri strumenti che utilizzo variano a seconda del rituale, possono essere considerati sempre strumenti alcune erbe che tornano ad essermi utili in alcune occasioni, oppure decorazioni particolari che uso per rendere omaggio a delle stagioni che arrivano e se ne vanno. La natura ci offre tantissimi strumenti che ci vengono in aiuto per celebrare i rituali.
La cosa che però ho capito, degli strumenti rituali, è che non sono mai essenziali e necessari, l’unica cosa essenziale e necessaria siamo noi!

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