Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


giovedì 16 giugno 2011

Le Divinità

Ho deciso di aprire questo post riguardante le Divinità.
Prima di ora, la descrizione delle Divinità era rilegata solamente ad un gadget ed era dedicata solo alla Dea Diana e al Dio Cernunno, le Divinità che io sento più vicine a me e che richiamo durante i miei rituali.
Ho pensato però che sarebbe stato più corretto nominare tutte le sfaccettature dei nostri Dei o, per lo meno, quelle più conosciute e più importanti, raccontando quindi qualcosa per ognuna di loro.
Per capire meglio la frase appena scritta, mi fermo per fare una piccola premessa sul mio concetto di Divinità.
Per me le Divinità non sono molteplici, ma sono solo due: una maschile ed una femminile.
Ognuna di loro ha però differenti sfaccettature, come se fossero tanti lati del carattere della stessa persona, queste sfaccettature vengono definite, per comodità e tradizione, con differenti nomi.
Non esistono quindi diverse Dee, ma una Dea sola che possiede, dentro di se, lati differenti. La medesima cosa avviene per il Dio.
Preciso, questa è solo la mia personale visione del Divino, poichè si sa che le visioni sono molteplici e la Wicca ne riconosce differenti.
Detto ciò passerei alla parte vera del post, ovvero le varie descrizioni.
Spero che troverete interessante ed utile tutto ciò che scriverò. 
=)

IL PANTHEON GRECO

LA DEA
Afrodite
Dea greca dell' amore, della bellezza e dell' arte, Afrodite corrisponde alla Venere dei romani.
La nascita di Afrodite è incerta: per Omero ella è figlia di Zeus e Dione, mentre Esiodo ci racconta un mito, secondo il quale Afrodite nasce dal membro di Urano, gettato in mare da Crono. Da quel membro si origina una bianca schiuma, dalla quale prende forma la fanciulla Afrodite. Questo mito viene rappresentato anche dal famoso quadro di Botticelli, "La Nascita di Venere".
Afrodite fu amante di numerosi Dei, tra cui Adone, Ares, Efesto, Anchise e molti altri.
Per la sua nascita legata alle acque, Afrodite veniva in passato venerata dai naviganti, vista come colei che rendeva tranquillo e bello il mare e sicura la navigazione.
La sua rappresentazione più famosa è senza dubbio quella di Botticelli, già citata precedentemente, dove la si vede sorgere dalle acque del mare, senza vesti ma con i lunghi capelli mossi a coprirle in parte il corpo.
Artemide
Artemide (Diana, per i Romani), figlia di Zeus (Dio del Cielo) e Latona (Ninfa),  è la Dea della caccia, della Luna, della selvaggina, dei boschi ed è la protettrice di tutti gli animali selvatici.
Viene legata alla verginità ma, contemporaneamente, è venerata anche come Dea della fertilità  e protettrice dei parti.
Artemide è la Dea arciera che vive con le ninfee dei boschi, amante della solitudine e contraria ai banchetti festosi.
Nei culti pagani e neopagani, tra cui è inclusa la Wicca, Artemide è legata ad altre due Divinità: Ecate e Selene che, insieme, formano la triade lunare.
Artemide simboleggia la Luna Crescente.
Nelle rappresentazioni vediamo Artemide come una giovane donna, forte ed indipendente, vestita di una corta tunica, solitamente bianca o di colori chiari, armata di un arco d'argento e una faretra colma di frecce sulla spalla.
E' spesso accompagnata da animali, come il cervo, cerbiatti o la lepre.
Dal punto di vista magico e rituale, Artemide veniva in passato invocata dalle donne incinte, chiedendole di essere assistite durante il parto.
Atena
Atena nacque già adulta dalla testa di Zeus, fu Efesto che tagliò la testa del Dio, permettendo ad Atene di uscirvi, ricoperta già da un' armatura.
Atena è la Dea della sapienza, della saggezza, della tessitura, delle arti e delle parti più nobili della guerra.Non è interessata invece al sesso e a tutto ciò che ad esso si collega, di fatti non ebbe mai ne mariti ne amanti.
Atena aveva un ruolo importante nell' agricoltura, molti rituali erano dedicati a lei, rituali incentrati sul raccolto e sulla mietitura.
Nelle raffigurazione Atena è spesso rappresentata con scudo, lancia e con in mano la testa sanguinante di Medusa.
Viene spesso accompagnata da animali come le civette, i gufi, le cornacchie o i corvi, il serpente ed infine la capra.
Demetra
Demetra, figlia di Rea e di Crono, rappresenta l' energia materna per eccellenza, la vera nutrice e protettrice dei giovani. La nutrice non è obbligatoriamente anche la madre, ma è colei che accudisce con cura e amore amici, compagni e parenti.
E' per eccellenza la Dea della determinazione e del senso protettivo.
Dea della natura e delle messi, simboleggia l' energia materna archetipica ed è considerata la Dea della fertilità che presiede al ciclo naturale di morte e rinascita.
Demetra donò al genere umano la conoscenza delle tecniche agricole e come tale era venerata dagli abitanti delle zone rurali.
Il suo simbolo per eccellenza sono le spighe di grano, gli animali a lei sacri l' oca e la scrofa, quest' ultima veniva anche sacrificata in epoche antiche in caso di lutto famigliare, per rendere onore alla Dea e chiederle così di purificare l' ambiente domestico.
Nelle raffigurazioni Demetra si trova spesso su di un carro ed è associata ai prodotti della terra, con in mano fiori, frutta o spighe di grano.
Raramente la si trova raffigurata insieme ad un compagno ma se questo dovesse accadere, quasi sicuramente si tratta di Giasone, il giovane Dio che giacque alcune volte con Demetra.
Ecate
Ecate, la Giovane e l' Anziana, l' esploratrice della psiche, levatrice e accompagnatrice dei morti, la Dea potente e saggia.
Le tradizioni più antiche la attribuiscono figlia di Erebo e Notte e la riconoscono come divinità pre-olimpica.
Ecate è un' antica Dea legata alla fertilità e al ciclo della vita e, fino a quando il suo collegamento con la fertilità non venne oscurato, veniva ritenuta la madre di Circe o delle Tre Grazie.
Di fatto, le documentazioni che la riguardano sono alquanto scarse e non si hanno di essa molte nozioni che la leghino alle altre Dee.
E' con la Wicca che essa forma, insieme ad Artemide e Selene, la driade lunare, rappresentando, Ecate, la Luna Calante.
Ecate è collegata ai crocevia, sembra di fatti che essa presieda e protegga qualsiasi incrocio, in particolare quelli di incontro di tre vie.
Secondo la tradizione, posizionare statue della Dea presso gli incroci proteggeva i viandanti, aiutandoli inoltre a scegliere il percorso corretto da seguire.
Nelle rappresentazioni la vediamo maggiormente nella sua forma triplice, molto pochi sono i ritratti che la vedono come figura singola ma, apparentemente, queste sono le più antiche.
Sembrerebbe di fatti che inizialmente non veniva vista come Dea triplice ma come singola, anche se non si sa definire da quando e perchè essa è divenuta triplice.
Gaia 
Gaia è il nome della Dea attraverso cui gli antichi greci onoravano la Terra, quindi, in base a questa credenza, Gaia esistiva già prima di qualsiasi altra forma vivente nell' universo.
Gaia creò il cielo, le montagne, i boschi e tutti gli altri esseri viventi e non, Dei compresi.
Impossibile dare notizie su Gaia, Madre Terra, come si fa per le altre Divinità, semplicemente perchè ella rappresenta la Terra stessa.
Nelle rappresentazioni Gaia la troviamo in due modi:
raffigurata come una donna dall' aspetto matronale, che emergeva dalla terra soltanto per metà, oppure come una donna stesa a terra e circondata da Carpi, divinità infantili che simboleggiano i frutti della Terra.
Persefone
Persefone, unica figlia di Demetra e Zeuf, era venerata come signora degli Inferi.
Ha in realtà due identità: è conosciuta come Kore e come Regina degli Inferi.
Kore è la fanciulla senza nome, la bambina incapace di capire ciò che vuole o che desidera, inconsapevole delle proprie capacità e delle proprie forze.
E' collegata alla primavera, intesa come il periodo giovanile della vita.
Come Dea degli Inferi, Persefone è una donna matura, che regna sulle anime dei morti, guida i vivi verso gli Inferi e prende per se ciò che vuole
Nelle rappresentazioni la si può trovare insieme ai simboli che la caratterizzano: il melograno, le spieghe di grano, i cereali ed il narciso.
Selene
Figlia di Teia e Iperione, nacque Selene, la Dea della Luna.
Viene generalmente descritta come una bella donna con il viso pallido, che indossa lunghe vesti fluide bianche o argentate e che reca sulla testa una luna crescente.
Selene rappresenta la Luna nel suo stato di pienezza, è la regina della notte, collegata alla natura ed al culto dei morti.
Per i greci, Selene, è la Dea che guida il carro lunare.
Con Artemide ed Ecate, forma la triade Lunare, impersonando, Selene, la Luna piena.
Nelle raffigurazioni la troviamo spesso nel firmamento, alla guida del carro lunare trinato da candidi buio, dono di Pan.


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